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COLLEZIONISMO

Vino ed Nft, aggiudicate ad oltre 1.200 euro ognuna le “n. 1” dei single vineyards di Villa Le Prata

Ottimo debutto per Brunello di Montalcino 2018 Vigna San Prospero e Vigna le Prata della cantina guidata da Anna Vittoria Brookshaw
ASTE, BRUNELLO DI MONTALCINO, NFT, VILLA LE PRATA, vino, Italia
I Brunello di Montalcino 2018 Vigna San Prospero e Vigna le Prata di Villa Le Prata

Unisci il trend, in grande crescita, degli investimenti in Nft, con la voglia dei collezionisti di possedere bottiglie di vino esclusive che arrivano da denominazioni e cantine di primo piano, legate a progetti speciali, ed il successo è praticamente assicurato. Così è stato anche per l’asta on line, organizzata da Villa Le Prata, piccola ma prestigiosa cantina, guidata da Anna Vittoria Brookshaw, e che, negli anni, ha investito molto in un progetto di microparcellizzazione aziendale scegliendo di parcellizzare i soli 2,8 ettari dell’azienda in 4 cru, ricercando i caratteri di tipicità e unicità di un vino che non necessariamente combaciano con ciò che il mercato si è abituato a riconoscere come Brunello di Montalcino. E per promuovere questo progetto, come già raccontato da WineNews, è andata in scena un asta on line, dedicata ai primi “vini Vigna” usciti sul mercato, ovvero il Brunello di Montalcino Docg Vigna Le Prata 2018 e il Brunello di Montalcino Docg Vigna San Prospero 2018.
Ebbene, gli ultimi due dei dodici lotti certificati in Nft (Non Fungible Tokens) erano dedicati alle bottiglie numero 1 di ciascun Brunello. Partiti entrambi da una base d’asta d’asta di 240 euro, il martello virtuale ha battuto l’ultimo rilancio fermando a 1.360 euro il Brunello Vigna San Prospero 2018, mentre il n. 1 di Vigna Le Prata ha raggiunto la quotazione di 1.250 euro. L'asta è stata organizzata, in collaborazione con Innovart, con il supporto di Young Platform, e si può considerare un evento pionieristico per Montalcino.
“Al centro delle contrattazioni i “vini Vigna” di Villa Le Prata prodotti in microparcelle più piccole di un ettaro, unici e irripetibili come opere d’arte, tanto da essere “trasformati” in Nft messi all’asta per collezionisti e appassionati di tutto il mondo. I dodici lotti - spiega una nota - erano composti dalle prime 6 bottiglie della collezione Brunello di Montalcino Docg “Vigna Le Prata” 2018 e le prime 6 della collezione Brunello di Montalcino Docg “Vigna San Prospero”. Le dodici bottiglie, vinificate in collaborazione con Graziana Grassini, sono griffate dall’artista fiorentina Arianna Papini per un’esclusiva serie di design certificata in “non-fungible token” che ne garantiscono l’unicità e originalità su blockchain”.
“La scelta dell’asta così come dei 12 Nft vuole essere solo un modo nuovo e coraggioso, anche per il territorio del Brunello - commenta Anna Vittoria Brookshaw, alla guida di Villa Le Prata - per dare valore simbolico ad una filosofia come quella della microparcellizzazione in cui crediamo moltissimo. Gli Nft sono quindi il simbolo dell’irripetibilità dei single vineyard ed una risposta concreta alla sempre crescente richiesta dei collezionisti e di chi investe nel vino”.

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