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VINO & PUBBLICITA’: INVESTIMENTI MILIONARI PER CINZANO, CAVIT E SANTA MARGHERITA !

E chi l’ha detto che nel vino non investe … in pubblicità ! Prima, la Cinzano: dopo la recente campagna televisiva degli spumanti, il marchio Cinzano torna con uno spot dedicato alla linea vermouth (bianco, rosso, extra-dry): la ragazza seduta di traverso sulla moto, i disegni hippy sulle giovani manifestanti, il valzer nella palestra sono segni di un modo di essere senza tempo, lo stesso di Cinzano. Chiude il payoff: “Cinzano. Ancora”. L’investimento è di 4 milioni di euro. Seconda, la Cavit: la nuova Agenzia di Goettsche firma la nuova campagna Muller di Cavit, dal claim “Muller di Cavit. Aperto alla vita” che sottolinea il nuovo posizionamento del prodotto come scelta “privilegiata” per l’aperitivo, momento clou del divertimento fra amici. L’annuncio, pianificato con uscite consecutive su “La Repubblica”, a cui faranno seguito una serie di annunci con formati “speciali” su “La Gazzetta dello Sport”, e soggetti studiati “ad hoc” su tutte le maggiori riviste di categoria. Dal 30 marzo, poi, prenderà il via anche la fase tv della campagna, con un film da 10 secondi in onda su “Canale 5” e Gambero Rosso Channel. Terza, Santa Magherita: Lowe Pirella continua il suo ormai storico rapporto con la casa vinicola Santa Margherita, con una nuova comunicazione che ha un respiro istituzionale. I messaggio stampa associano i chicchi d’uva ad una collana di perle. Prosegue, intanto, il gioco di parole che rende Santa Margherita il tramite capace di far gustare “le gioie della vite” a tutti. La pianificazione, da aprile, su stampa periodica di settore e consumer. A seguire quella su Radio Rai e radio commerciali (maggio, giugno e ottobre).

La proposta di Unicom: sì alla "Tremonti della pubblicità"
Rispondendo alla sollecitazione del presidente Unione Nazionale Imprese di Comunicazione,  Lorenzo Strona, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha confermato la sua piena disponibilità e l'impegno del Governo a varare provvedimenti mirati a favorire gli investimenti pubblicitari delle imprese, riconoscendo il valore strategico della comunicazione. "L'oggetto della nostra richiesta - spiega Lorenzo Strona - è innanzitutto quello delle agevolazioni fiscali: l'investimento in pubblicità deve essere riconosciuto come intervento mirato allo sviluppo dell'impresa e deve rientrare quindi tra gli investimenti che possono accedere alle agevolazioni fiscali previste dalla Legge Tremonti. Per conseguire questo obiettivo è necessario che la spesa pubblicitaria sia trattata dal Fisco come investimento e non come costo. Un'iniziativa in tal senso genererà il duplice risultato di liberare risorse da destinarsi alla comunicazione e di convincere gli imprenditori che l'investimento in comunicazione non è una variabile da assoggettare alla congiuntura economica, ma uno strumento da utilizzare in modo coordinato e sistematico al fine di garantire all'impresa un'adeguata capacità competitiva".

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