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WINE SHOW È ALLE PORTE: VENITE A METTERCI IL NASO … TRE GIORNI (TORINO, 24/26 OTTOBRE) PER ENO-APPASSIONATI E OPERATORI. EVENTI, LABORATORI, INCONTRI … DEGUSTAZIONE SLOW FOOD, CON BIONDI SANTI (PREMIO ALLA CARRIERA) E I SUOI BRUNELLI (1968-2001)

Italia
Wine Show a Torino dal 14 al 26 ottobre 2009

Venite a metterci il naso … è l’invito rivolto ad eno-appassionati, operatori, semplici curiosi lanciato dal Wine Show (Torino, 24/26 ottobre), a sottolineare un’impostazione rinnovata nei contenuti e nella forma del “passato” Salone del Vino. Lungo e ricco il palinsesto degli appuntamenti, eventi, profumi e i mille sapori dei vini d’Italia (www.wineshow.it), con in primo piano le etichette quotidiane delle cantine del Belpaese che, con l’obiettivo di riconquistare il mercato interno, presenteranno al pubblico i propri vini, accessibili, immediati e soprattutto economici.
Nel programma, eventi per tutti i gusti: dall’anteprima (25 ottobre) della Guida al Vino Quotidiano 2010 - I migliori vini d’Italia a meno di 10 euro, edita da Slow Food, con la possibilità di degustare le oltre 250 etichette premiate nell’Enoteca del Vino Quotidiano, ai Laboratori del Gusto, sempre targati Slow Food (“1999, il Barolo del Millennio”; “La terza via”, un confronto-degustazione tra aziende che praticano la viticoltura sostenibile; “I segreti del legno”, condotta dal famoso consulente Joseph Nicastro; “I vini del Patron”, ovvero le etichette del cuore di due famosi chef, Maurilio Garola della Ciau del Tornavento di Treiso e Piero Alciati di Guido di Pollenzo; la grande degustazione verticale dedicata a Franco Biondi Santi, un mito dell’enologia italiana: alla presenza di questo grande personaggio, un assaggio irripetibile delle migliori annate di Brunello di Montalcino degli ultimi 40 anni: 1968, 1970, 1983, 1998, 2001 Riserva) ed il Premio alla carriera assegnato a Franco Biondi Santi, la famiglia che ha inventato il Brunello di Montalcino, uno dei miti dell’enologia italiana. Ed ancora: il Forum Nazionale degli Autoctoni, in collaborazione con l’Associazione Go Wine e la Regione Piemonte, per assaggi di vini insoliti e pregiati da degustare gratuitamente; la Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori), con la prima degustazione ufficiale di vini brasiliani in Italia (voluta dall’ente governativo brasiliano Ibravin, Istituto Brasileiro do Vinho, e dall’ente di promozione WinefromBrasil) e con i mini-corsi di avvicinamento all’analisi sensoriale del vino e al consumo moderato, con attestato ufficiale.
Quindi, il Bistrot nella Piazza dei Sapori, sempre animato da Slow Food, la guida ai vini doc della Provincia di Torino, “100% Bollicine”, il viaggio a tutto pasto in giro per l’Italia con cui Cinzano propone accostamenti tra i suoi spumanti e 100 ricette, a ribadire come le bollicine siano un perfetto marriage d’amour per ogni momento del pasto (24 ottobre); il giornalista Paolo Massobrio che racconta i suoi assaggi, intrecciando a vizi e virtù di ogni singolo vino, aneddoti, consigli, curiosità ne “I giorni del Vino”, 365 assaggi meditati e raccontati, fresco di stampa per Einaudi (25 ottobre).
Gli eno-appassionati potranno scegliere nel “Wine Book Show” tutte le pubblicazioni del vino: manuali, letteratura, guide all’insegna del buon bere e del vivere con gusto. E poi ancora “lezioni di cucina”: i professionisti dell’Arte in Tavola metteranno in scena il Food Show, con lezioni speciali dedicate ad intaglio frutta e verdura, cioccolato e dessert, pasta e pizza. Quindi lo spettacolo-concorso Shaker & Lampada: maitre e barman professionisti di Arte in Tavola e Aibes (Associazione Italiana Barmen) si sfideranno con la preparazione di dolci flambè abbinati a cocktail inediti creati con lo shaker.
Nel palinsesto Wine Show ci sono anche tre importanti momenti di riflessione sulle tendenze del mercato: il 24 ottobre (ore 11) il convegno “Il Futuro del vino tra sovrapproduzione-prezzi-mercato” e il 26 ottobre (ore 11) il talk-show “Bevo o guido?, sul tema importante del bere consapevole, organizzati dal gastronauta Davide Paolini: per impedire che il vino sia considerato il primo motore dell’alcolismo è necessario difendere e diffondere la cultura del buon bere, e di conseguenza i valori culturali del vino e dei suoi territori, un patrimonio unico del nostro Paese. Quindi, sempre il 26 ottobre, incontro su “Il futuro del settore turistico-alberghiero tra normative e promozione”, curato dall’associazione Arte in Tavola, che riunisce i maestri della ristorazione e dell’ospitalità italiana.
“Sarà un Salone - ha commentato Andrea Varnier, direttore generale Lingotto Fiere-Gruppo Gl Events Italia - tutto da vivere e da gustare. Quello che inizia oggi è un percorso mirato a realizzare un salone a misura di produttori ed eno-appassionati: abbiamo avvertito l’esigenza di dare una svolta al progetto confrontandoci con produttori, operatori, istituzioni e siamo arrivati all’idea di un evento concentrato su tre giorni, aperto al pubblico con un palinsesto di appuntamenti ed eventi per mettere in contatto diretto l’eno-appassionato con le cantine, preservando comunque il momento di confronto nel “Wine Forum” tra operatori e l’anima “business to business” che una fiera deve offrire al mercato, grazie”.
Lingotto Fiere ha pensato anche al post-degustazione: grazie alla possibilità di prenotare un tranquillo ritorno con autista - personale o da condividere con amici e compagni di visita e brindisi - per lasciare a casa la preoccupazione di limiti e multe … all’insegna, sempre, del bere consapevole!

La curiosità - Le bottiglie acquistate in fiera? Con Wine&Go le bottiglie si caricano comodamente in macchina prima di partire o si fanno spedire direttamente a casa...
Chissà quante volte, girando in fiera o i banchi di assaggio di un salone, avete rinunciato a comprare una bottiglia di quel vino appena degustato e così buono, semplicemente perché sarebbe stato scomodo portarsela dietro per tutto l’evento, o perché non avevate posto in macchina. Problema risolto, grazie Wine&Go, un nuovo servizio, semplice ma efficace, pensato da Gl Events, che permetterà ad eno-appassionati del WineShow di acquistare il vino preferito, magari dopo averlo assaggiato, e di scegliere se farsi caricare le proprio bottiglie in macchina prima di partire, o, addirittura, farsele spedire comodamente a casa.

Un brindisi davvero particolare - Il “TrentoDoc” brinda al Wine Show di Torino e … alla leggenda del Brunello di Montalcino, Franco Biondi Santi!
Il Trento Doc avrà l’onore di brindare a Franco Biondi Santi, 87 anni, uno dei “padri” del Brunello di Montalcino, a Torino, dove dal 24 al 26 ottobre, nelle tre intense giornate dedicate all’enologia italiana, Wine Show, non potevano mancare le grandi “bollicine” del Trentino. Ma oltre al prestigioso brindisi per la consegna del premio alla carriera per Franco Biondi Santi, il TrentoDoc, con un nuovo banco mescita, promuoverà in fiera le case spumantistiche che producono il metodo classico trentino. Il TrentoDoc rappresenta il fiore all’occhiello dell’enologia trentina, con 370.000 quintali di uve base spumante (Chardonnay e Pinot Nero) vendemmiate nel 2007/2008 con una previsione di aumento del 15-20%. Lo Chardonnay, in particolare, è il primo vitigno per quantità prodotto in Trentino, con una diffusione soprattutto in collina e montagna e con una rilevanza economica sulla redditività dei viticoltori nelle diverse zone.
Nel 2008 sono state vendute 8 milioni di bottiglie di TrentoDoc, delle quali l’85% in Italia e il 15% all’estero, soprattutto in Usa, Giappone, Germania, Nord Europa, Russia. Il TrentoDoc rappresenta il 35% della produzione di metodo classico italiano, pari a 23 milioni di bottiglie l’anno.
In Trentino ci sono 27 aziende che producono e commercializzano TrentoDoc, con dimensioni e potenzialità differenti: quasi tutte le aziende possono contare sul controllo totale della filiera, dalla produzione delle uve alla vinificazione, fino alle operazioni di spumantizzazione nell’assoluto rispetto del disciplinare.
Tante aziende hanno lavorato negli ultimi anni per sviluppare la propria piramide qualitativa e tipologica, proponendo oltre ai prodotti base previsti del TrentoDoc, anche tipologie millesimato e riserva (brut o rosé), contribuendo a migliorare, anche tra gli opinion leaders, l’eccellenza produttiva del TrentoDoc.

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