02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

WINE & STOCK MARKET - QUANDO IL VINO VA IN BORSA: NOSIO, IL BRACCIO COMMERCIALE DELLA COOPERATIVA TRENTINA MEZZACORONA, ENTRA NEL “MAC”, LA “BORSA DEI PICCOLI”. IL VIA LIBERA È ATTESO PER IL 7 DICEMBRE. LE CIFRE DEL COLOSSO MEZZACORONA ...

Italia
Luca Rigotti, a capo della Nosio, il braccio commerciale di una delle cooperative vinicole più grandi del Belpaese

Novità importante per il mondo del vino arrivano dal Trentino, dove Nosio, il braccio commerciale di una delle cooperative vinicole più grandi del Belpaese, Mezzacorona, ha deciso di entrare nel Mercato Alternativo del Capitale, il cosiddetto “Mac”, il quarto livello della Borsa. Il via libera dovrà darlo l’assemblea dei soci, programmata per il 7 dicembre, ma il bilancio presentato alla Consob è in utile di 2,3 milioni, e la volontà di Nosio, come spiega il presidente Luca Rigotti a WineNews, è quella di garantire maggiore trasparenza agli azionisti oltre, ovviamente, a trovare nuove risorse sul mercato per continuare a conquistare quote di mercato in Italia e all’estero, dove Mezzacorona esporta già l’80% della produzione.

“Per noi è la prosecuzione del progetto iniziato nel 1994, con la costituzione di Nosio Spa - racconta Rigotti - ma anche un fattore di sicurezza in più nei confronti dei nostri soci, che verranno ad avere il valore delle loro azioni deciso non più solo dall’interscambio interno a Nosio. Se il 7 dicembre tutto andrà bene, i nostri azionisti vedranno una ulteriore conferma del valore delle loro azioni ed un’apertura verso l’esterno, che è la filosofia che ci distingue: avvicinare altri mondi al nostro operare in agricoltura. Di certo così troveremo nuove liquidità, per finanziare i nostri progetti di espansione sui mercati come quello cinese e giapponese, promuovendo al meglio i nostri prodotti, senza dimenticare i mercati storici, Germania in primis. Finita la fase degli investimenti ci concentriamo adesso sulla valorizzazione dei nostri marchi”.

Nosio, il braccio commerciale di una delle cooperative vinicole più grandi del Belpaese, ha chiuso il bilancio al 1 settembre 2011, con un utile di 2,3 milioni di euro, pari ad un dividendo da redistribuire tra i soci di 7 euro ad azione. Le vendite del gruppo, intanto, hanno raggiunto un valore di 99,57 milioni di euro, con +0,66% sul 2010; il valore della produzione ha raggiunto i 105,12 milioni di euro (+6,08%). Il patrimonio netto ha raggiunto i 78,26 milioni, con un incremento dello 0,26%. La posizione finanziaria netta totale, che comprende anche la cassa ed il prestito obbligazionario di 15,79 milioni di euro, ha raggiunto un valore di 64,24 milioni di euro.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli