Un fatturato mondiale che nel 2024 ha raggiunto il valore record di 160 miliardi di euro, di cui 15 miliardi solo in Italia, dove, grazie a 100.000 addetti a tempo pieno e altrettanti 100.000 nei fine settimana, che lavorano in 40.000 pizzerie, delle quali 15.000 con asporto, disseminate in tutto il Belpaese, dalle grandi città ai piccoli borghi, e il 10% concentrate nella sua “patria”, la Campania, e Napoli in particolare, ogni anno ne vengono sfornate 2,7 miliardi, che equivalgono ad un consumo annuo di 200 milioni di kg di farina, 225 milioni di kg di mozzarella, 30 milioni di kg di olio d’oliva e 260 milioni di kg di salsa di pomodoro. Sono i numeri della pizza, il piatto italiano più amato di tutti i tempi, simbolo del made in Italy, che il mondo celebra, oggi, 17 gennaio, con il “World Pizza Day” 2025, nel giorno della festa di Sant’Antonio Abate, patrono anche dei fuochi e di tutti i mestieri che ne fanno uso, come i pizzaioli.
E non è un caso se a “MasterChef”, nella puntata in onda ieri in prima serata, alla vigilia della Giornata Internazionale della Pizza, l’ospite è stato il maestro Franco Pepe, il miglior pizzaiolo al mondo, che, dall’“antenata” raffigurata negli affreschi di Pompei a quella gourmet, da “L’Arte del pizzaiuolo napoletano” Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco alla cucina stellata, dalla pizza dolce alla diversificazione degli ingredienti che riflette la ricchezza delle tradizioni locali, tra farine di grani antichi e prodotti Dop e Igp, ha raccontato al grande pubblico l’evoluzione della pizza nei suoi 2.000 anni di storia.
Che la pizza sia la più amata dagli italiani lo dice il boom delle consegne a domicilio, con un consumo, secondo i dati del food delivery Just Eat, di 5,12 milioni di kg ordinati nel 2024, che, se messi in fila, coprirebbero 6.400 km, per una media giornaliera di oltre 14.000 kg. Il picco di consumo, è nei fine settimana e il sabato è il giorno in cui si è registrato il volume di pizza più alto, con oltre 1,2 milioni di kg venduti in un anno. Su Deliveroo nel 2024 il numero delle pizzerie partner è aumentato significativamente, in corrispondenza di un aumento di ordini di pizza di oltre il 20% sul 2023. E nella “Top 10 geografica” dei capoluoghi di provincia che amano di più la pizza - numero degli ordini di pizza sul totale degli ordini - dominano città di piccole e medie dimensioni. In testa troviamo Rovigo, Campobasso, Nuoro, seguite da Foggia, Isernia, L’Aquila, Avellino, Matera, Crotone e Latina. Le pizze più amate? Le classiche Margherita, Diavola e Capricciosa.
Nel dare i numeri della pizza, Coldiretti/Ixé sottolineando come la filiera a monte della pizza sia fatta di fornitori di mozzarella, pummarola, farina, olio, lievito, verdure di stagione, salumi, formaggi e pesce. Quanto pomodoro viene usato nelle pizzerie e nei ristoranti italiani su questo piatto bandiera? Secondo le stime dell’ufficio studi dell’Anicav-Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, in Italia 7 pizze su 10 sono a base pomodoro, per un totale di oltre 200 milioni di kg di conserve rosse usate nelle pizzerie del Belpaese. Più in generale, l’“oro rosso” è amatissimo da tutti gli italiani che ne consumano, a casa, oltre 700 milioni di kg in un anno: anche per fare la pizza, visto che in quattro famiglie su dieci (40%) si prepara in casa, ricorrendo anche all’uso di farine speciali o di ingredienti gourmet.
Un fenomeno globale, con gli Stati Uniti che detengono il primato dei consumatori, con 13 kg pro capite all’anno, mentre in Europa sono gli italiani a guidare la classifica, con 7,8 kg annui. Seguono gli spagnoli con 4,3 kg, i francesi e i tedeschi con 4,2, i britannici con 4, i belgi con 3,8, i portoghesi con 3,6 e gli austriaci, che con 3,3 kg annui, chiudono la classifica.
Ma quello della pizza è un mondo in continua evoluzione che contempla oggi farine selezionate o impasti innovativi, lievitazioni perfette o audaci esperimenti, cottura nel tradizionale forno a legna o in varianti high-tech, cornicioni soffici o ripieni, topping che spaziano dal classico al creativo, come racconteranno l’Avpn (Associazione Verace Pizza Napoletana) e “50 Top Pizza” al “Sigep World - The World Expo for Foodservice Excellence” di Italian Exhibition Group alla Fiera di Rimini (18-22 gennaio), che nell’edizione 46, si arricchisce di un focus dedicato esclusivamente alla pizza.
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