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FORUM DELLA CULTURA DEL VINO

“Il vino italiano, con il suo successo, ci ricorda che servono mercati aperti”. Così Mattarella

Il Presidente della Repubblica: “il vino ci riporta alle radici della nostra civiltà. Eccellenza frutto della natura e del lavoro di tanti uomini”

“Il vino ci riporta alle radici della nostra civiltà, alla terra. Tocca tanti aspetti della nostra vita, storia, letteratura, cultura, economia, aspetti che raccontano di quanto il vino sia un’eccellenza del nostro paese, frutto non solo della natura, ma della grande capacità di una grande comunità di operatori, di professionalità di grande valore apprezzate in tutto il mondo, che richiedono la conoscenza dei territori, dei saperi tradizionali ma anche della ricerca moderna”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi a Roma nel “Forum Internazionale della Cultura del Vino” n. 11, firmato dalla Fondazione Italiana Sommelier guidata da Franco Ricci.
Una testimonianza, l’ennesima, da parte del capo dello Stato, di vicinanza ad un settore trainante dell’economia italiana, agricola e non solo, vero alfiere del made in Italy nel mondo, “grazie alla qualità, alla diversità, ma anche ai valori che esprime”.
Vino che, ricorda Mattarella, offre lo spunto per riflettere sull’attualità, “sul valore del tempo, in questa epoca dell’“eterno presente”, ma anche sulle dinamiche mondiale, “in questa era in cui si rincorrono idee di nuove barriere e nuovi dazi. Ma il vino italiano, come e più di altri settori, grazie al suo successo nel mondo, dimostra come i produttori italiani abbiano bisogno di mercati aperti, che sanno affrontare perché hanno il coraggio di misurarsi in una competizione dura e aperta, e perché hanno le qualità per vincerla. Ogni economia, ogni Paese ha da guadagnare da mercati aperti, e vale anche per l’Italia. E perché la competizione sia leale e corretta, ci sono i trattati internazionali per regolare i rapporti commerciali. Ed il vino ed il suo successo sono qui a ricordarcelo”.

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