L'azienda dei cugini Cantele - Gianni e Paolo, Umberto e Luisa - fondata negli anni Ottanta dagli zii Augusto e Domenico, ha dedicato la totalità della sua produzione (eccezion fatta per lo Chardonnay) ai vitigni regionali, fra cui il Negroamaro, che troviamo in purezza o in blend all'interno di tutte e tre le linee di produzione della cantina (Cantele, Rohesia e Teresa Manara) e nelle etichette più sofisticate. Questa versione di Negroamaro rosato è la più strutturata, per la lunghezza di macerazione a cui è inizialmente sottoposto il mosto e per l'affinamento sulle fecce fini che subisce il vino una volta finita la fermentazione. La vendemmia 2021 ha dato un vino dolcemente profumato di caramella al lampone e alla mora, di arancia tarocco e di fiori di rosmarino: è un naso sottile che in bocca scorre fresco, saporito di piccoli frutti rossi, ribes compreso, e una lieve nota speziata di pepe bianco e mandorle tostate; in bocca ha una buona persistenza sapida inaspettata, più larga - soprattutto a fine sorso - rispetto alla sottigliezza del naso, dal lascito finale lievemente amaricato. Oltre al Negroamaro, i 200 ettari di vigna seguiti dalla famiglia Cantele (di cui 50 sono di proprietà e 150 in conduzione) ospitano anche viti di Verdeca, Malvasia Bianca, Primitivo e Susumaniello, in vecchi impianti ad arberello o nuovi a controspalliera, piantati sui terreni fertili ed assolati della pianura Salentina.
(ns)
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