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Aspettando il “Forum Mondiale dell’Enoturismo”, il Piemonte si candida ad ospitare i “50 Best”

Lo ha detto Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. L’edizione 2024 del più importante evento della gastronomia mondiale a Torino ?
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Dopo il “Forum Mondiale dell’Enoturismo” ad Alba, Torino potrebbe ospitare i “50 Best”

Dopo le “Apt Finals” e l’“Eurovision”, il Piemonte si candida a fare da sfondo ad un altro grande evento mondiale, questa volta nel segno della gastronomia: Torino è in corsa per ospitare l’edizione 2024 dei “The World’s 50 Best Restaurants”, la classifica annuale dei 50 migliori ristoranti del pianeta, e che, dalla prima capitale d’Italia, potrebbe coinvolgere tutta la regione. Lo ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, nel lancio, ad Alba, con il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia e il sindaco Carlo Bo, del “Forum Mondiale dell’Enoturismo n. 6” della World Tourism Organization (Unwto) dell’Onu, di scena nella “capitale” delle Langhe Patrimonio dell’Unesco, dal 19 al 21 settembre, in collaborazione con il Ministero del Turismo, Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Regione Piemonte, e che rappresenta un altro tra i più importanti appuntamenti al mondo, tra quelli dedicati turismo, ospitato per la prima volta dall’Italia.
Nel programma del Forum di Alba, sottolinea, a WineNews, Alessandra Priante, direttore Europa Unwto, “il 21 settembre è previsto un panel tra i Ministri di 8 Paesi, tra cui l’Italia (Bulgaria, Georgia, Grecia, Moldavia, Portogallo, San Marino e Serbia), a confronto sulla “policy” del turismo del vino. Ma tra i partecipanti da tutto il mondo, accolti da Zurab Pololikashvili, segretario generale Unwto, ci saranno personalità come Pau Roca, dg Oiv-Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, e il fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Quest’anno ci focalizzeremo molto sulla metodologia e sulla misurazione, sul ruolo dell’innovazione nel futuro del turismo del vino, e soprattutto su come può essere più sostenibile. E firmeremo anche due “Memorandum of Understanding” (MoU), con Slow Food e con il Gruppo Editoriale Gedi che da tempo con il ilgusto.it ha sviluppato grande attenzione al turismo enogastronomico. Tra le note di colore, porteremo i partecipanti nelle cantine per visite e workshop, e il 20 settembre ci sarà una grande cena al Castello di Grinzane Cavour in occasione dell’apertura della stagione di raccolta del tartufo bianco d’Alba (aspettando l’apertura della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco” n. 92, ndr), perché se c’è un luogo dove la gastronomia d’eccellenza e il vino più buono del mondo si coniugano, sono sicuramente le Langhe, Roero e Monferrato. La Conferenza dovrà lasciare una lista di cose che poi andranno fatte, e ci auguriamo che Alba ne sia il punto di partenza”.
Un evento mondiale, che farte dell’agenda dell’Enit, ha detto sempre a WineNews, l’ad Roberta Garibaldi, e “che sarà un’importante vetrina internazionale per il nostro Paese, nella quale annunceremo ulteriori novità, e promuoveremo anche un’importante azione di comunicazione dedicata all’enogastronomia” accanto al lancio, il 15 settembre, come annunciato nei giorni scorsi, del tristellato chef ambassador Massimo Bottura nelle campagne internazionali. Bottura che, come chef n. 1 al mondo, ha portato negli anni scorsi l’alta cucina italiana in vetta alla classifica proprio dei “50 Best”, sponsorizzata da S.Pellegrino & Acqua Panna, nella cui edizione 2022 la presenza italiana è cresciuta e molto, nei numeri come nelle posizioni, grazie a chef come Riccardo Camanini, gli Alajmo, Niko Romito, Mauro Uliassi, Enrico Crippa (del tristellato Piazza Duomo di Alba, in partnership con la famiglia Ceretto, griffe del Barolo, che tanto ha fatto e continua a fare per il territorio anche promuovendo eventi ed ospitando personaggi di livello mondiale, ndr), e Norbert Niederkofler.
Tornando tra i vigneti, ogni anno quelli piemontesi sono visitati da 700.000 turisti da ogni parte del mondo per un totale 1,6 milioni di pernottamenti. Un successo di un settore forte di 18.000 aziende agricole, 14 Enoteche Regionali e 33 Botteghe del Vino, 4.300 produttori e le loro associazioni, 280 imprese industriali e 54 cantine cooperative, 24.000 ristoratori tra cui 45 chef stellati, 7 Agenzie Turistiche Locali e 7 Strade del Vino. E, in Piemonte, ed in particolare dalla “Vigna della Regina” di Torino, è nata anche la “Urban Vineyards Association”, la rete mondiale delle vigne urbane (11, con, sempre in Italia, la “Vigna di Leonardo” di Milano, “Laguna nel Bicchiere” e “San Francesco della Vigna” di Venezia, “Vigna del Gallo” di Palermo, “Senarum Vinea” di Siena e l’“Etna Urban Winery” di Catania, accanto al “Clos de Montmartre” di Parigi, “Clos de la Vigne du Palais des Papes” di Avignone, “Clos de Canuts”, di Lione e il “Rooftop Reds” di New York), che proponendosi come modello originale e virtuoso di enoturismo, dove la cultura si fonde con la natura, e la storia con l’ingegno umano, sarà presente al Forum come esempio di rigenerazione delle città sia sul piano del turismo sia su quello della qualità della vita per i cittadini.

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