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CULTURA DI TERRITORIO

“Barolo Girls. La rivoluzione rosa del re dei vini”, il libro di Clara e Gigi Padovani

Edito da Gribaudo, in libreria dal 26 agosto, è un reportage sulla rivoluzione femminile nelle Langhe, “repertorio di storie e sogni per il futuro”

Le donne di Langa stavano “un passo indietro” rispetto ai loro padri, mariti, fratelli, titolari di aziende vitivinicole. Negli ultimi vent’anni, tra le vigne intorno ad Alba qualcosa è cambiato: sono sempre di più le imprenditrici alla guida di cantine langarole. Molte di loro sono le eredi dei patriarchi del vino, come Bruna Giacosa, le cugine Roberta e Lisa Ceretto, le sorelle Gaia e Rossana Gaja, la figlia di Bartolo Mascarello, Maria Teresa, e quella di Elio Altare, Silvia, e tante altre giovani che hanno fondato loro aziende, come le “Lalù” di Monforte, Elena Gillardi, le Argamante dei Poderi Ruggeri Corsini e Giovanna Garesio. A tutte loro, e a tante altre colleghe, è dedicato il libro in uscita martedì 26 agosto, Barolo Girls. La rivoluzione rosa del re dei vini (Gribaudo, 216 pagine, 24 euro), scritto dalla coppia di autori albesi Clara e Gigi Padovani.
“Abbiamo impiegato due anni di lavoro per realizzare quest’opera - dicono gli autori, in anteprima a WineNews - in un viaggio ricco di emozione, che ci auguriamo di essere riusciti a trasmettere attraverso le storie in soggettivo di oltre sessanta viticoltrici intervistate. Inoltre ognuna di loro risponde a cinque domande più “personali” uguali per tutte ed espone le difficoltà, le speranze, la visione che ha del Barolo”. Il titolo del libro rimanda a quella pattuglia di “giovani ribelli” che nel 1993 furono battezzati Barolo Boys da un’enoteca californiana, grazie all’iniziativa dell’importatore Marc De Grazia (ora produttore vinicolo alle pendici dell’Etna): erano piccoli produttori, contadini, vignaioli che conquistarono i mercati internazionali con un nuovo modo di interpretare il “vino dei re” e attuarono una rivoluzione culturale e tecnica. Le figlie dei “modernisti” (come Barbara Sandrone, le sorelle Scavino, Silvia Altare) e dei tradizionalisti (come le sorelle Carlotta e Marta Rinaldi e Maria Teresa Mascarello) oggi affermano che le divisioni di allora non esistono più. Tutte le protagoniste del libro si sentono unite da una “sorellanza” testimoniata anche dalle numerose associazioni al femminile: le Sbarbatelle create dall’Ais Piemonte, le Donne Del Vino guidate in Piemonte da Ivana Brignolo Miroglio, il gruppo che organizza iniziative per le donne afghane, “R-Women”, e l’Associazione “L’Anello Forte” di Monforte. Il racconto di queste pagine - nate da un’idea di Clara Vada Padovani, ci tengono a sottolineare i due autori di molti testi di successo sulla cultura del cibo italiano - diventa così corale, partecipato, condiviso nelle tante storie pubblicate. E il libro si apre con una interpretazione al femminile della storia del Barolo, attraverso sette protagoniste: la Marchesa Giulia Colbert Falletti di Barolo, che nelle sue tenute creò il Barolo “moderno” e mandò 325 botti di vino a Casa Savoia agli inizi dell’Ottocento; la Contessa di Mirafiori Rosa Vercellana (detta “la bela Rosin”) alla quale il re Vittorio Emanuele II, suo amante, regalò la tenuta di Fontanafredda; la prima imprenditrice donna, “Tota Virginia” (Virginia Ferrero, 1865-1949), in Serralunga d’Alba; la prima vicepresidente donna della cooperativa “Terre del Barolo”, Rosa Oberto; la “rivoluzionaria” Chiara Boschis, la prima “Barolo Girl” tra i “Barolo Boys” e l’organizzatrice culturale Claudia Ferraresi, della storica cantina Rocche di Costamagna di La Morra. Dicono Clara e Gigi Padovani: “questa non è l’ennesima guida enoica: è un repertorio di storie, testimonianze, sentimenti, sogni per il futuro, un ritratto inedito ed empatico di questo vino, spesso battezzato come “Re dei vini e vino dei Re”, che ora sta diventando a pieno titolo il vino delle “Regine di Langa””.

Focus - Clara a Gigi Padovani, la biografia degli autori
Coppia nella vita e da vent’anni nella scrittura, Clara e Gigi Padovani, sono nati ad Alba e si sentono profondamente “langhetti”: esperti di storia materiale, insieme hanno pubblicato oltre trenta libri di enogastronomia, alcuni dei quali tradotti in sei lingue. Clara Vada Padovani, già docente negli istituti superiori, è una narratrice gastronomica e collabora a rubriche radiofoniche: ha firmato, tra gli altri, Passione Nutella (Giunti 2006), Dolci del sole (Rizzoli 2008, con il pasticcere Salvatore De Riso) Niko. Semplicità Reale (Giunti 2009, con lo chef Niko Romito). Gigi Padovani è giornalista professionista, per trent’anni ha lavorato come caposervizio e inviato per “La Stampa” e vi continua a collaborare. Critico gastronomico per la Guida dei Ristoranti de L’Espresso ha pubblicato, tra gli altri: L’arte di bere il vino e vivere felici (Centauria 2016), Slow Food. Storia di un’utopia possibile (con Carlo Petrini, Giunti e Slow Food Editore 2017), Il Nuovo Mondo Nutella. 60 anni di innovazione (Rizzoli 2024) e un saggio per il volume Fuori casa. Antologia della ristorazione italiana (Topic 2025). Questi alcuni dei libri firmati insieme: La grammatica del cioccolato e del cacao (Gribaudo 2024), Plasmon. La ricetta segreta che dal 1902 aiuta l’Italia a crescere (Gribaudo 2022), Enciclopedia della nocciola (Mondadori 2019), Tiramisù. Storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato (Giunti 2016), Street food all’italiana (Giunti 2013).

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