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Gli effetti benefici del vino rosso non sarebbero più così certi, come vuole la tradizione. O, almeno, sopravvalutati quelli del resveratrolo, secondo lo studio del professor Richard Semba, della Scuola di Medicina della Johns Hopkins University

Gli effetti benefici del vino rosso non sarebbero più così certi, come vuole la tradizione legata a Bacco. O, almeno, sarebbero sopravvalutati, almeno stando allo studio di un team di esperti, guidati dal professor Richard Semba, della Scuola di Medicina della Johns Hopkins University, su 783 persone anziane, di due paesini della Toscana, che hanno accettato di sottoporsi all’indagine.

Secondo i risultati della ricerca, il consumo moderato di vino non avrebbe alcun impatto percepibile sulla salute delle persone. In particolare, secondo l’emittente britannica Bbc, non ci sarebbero prove dei presunti benefici legati a uno dei componenti del vino, il resveratrolo, un fenolo rinvenuto nella buccia dell’acino d’uva a cui, fino ad oggi, è stata attribuita una presunta azione antitumorale, antiinfiammatoria e di fluidificazione del sangue.

I volontari hanno dato dettagli sulla loro dieta quotidiana, ed hanno fornito i campioni di urina per misurare il livello di assunzione di resveratrolo. Durante i nove anni di studio, 268 uomini e donne sono morte, 174 hanno sviluppato malattie cardiologiche e 34 si sono ammalate di cancro.

“Esiste l’idea che certi cibi abbiano effetti benefici sulla salute perché contengono resveratrolo. Non abbiamo trovato evidenza di questo”, ha commentato Semba. Secondo la British Heart Foundation, in ogni caso, saranno necessari nuovi e più approfonditi studi per giungere a una conclusione definitiva.

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