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DALLA VAL D’ORCIA POTREBBE ARRIVARE LA PRIMA PASTA “DOC”: LA PROPOSTA E’ ARRIVATA DA UN CONVEGNO DI COLDIRETTI

Dalla Val d’Orcia, territorio famoso nel mondo per i suggestivi paesaggi e per l’agroalimentare di qualità (olio e vino) potrebbe presto arrivare anche una pasta “doc”. La cerealicoltura è uno dei capisaldi del territorio di Siena (prima in Italia per numero di marchi di qualità tra doc, docg, dop e igp), che annovera territori particolarmente vocati, come la Val d’Orcia, considerata un vero e proprio bacino del Centro Italia per la produzione di grano da pasta. Ed è proprio a San Quirico d’Orcia che la Coldiretti di Siena ha organizzato, in collaborazione con il Consorzio Agrario di Siena, il convegno “Origine del made in Italy”, che ha confermato l’importanza della tracciabilità del prodotto e della materia prima, che garantisce sicurezza alimentare per il consumatore finale. Consumatore che, come emerso da una recente ricerca, è disposto a spendere di più per alimenti di cui sia certa l’origine italiana, indicazione che dimostra la fortissima richiesta ad avere informazioni sull’origine degli alimenti. “Per garantire la tracciabilità - è stato detto al convegno - occorre una grande sinergia tra il mondo delle produzioni agricole, l’industria agroalimentare di qualità ed il mondo della distribuzione agroalimentare. Produrre una pasta “made in Siena” è possibile, ma le quantità (7.000 quintali di pasta a fronte di 1 milione e mezzo di quintali di cereali prodotti in provincia nel 2002) richiedono un impegno più ampio.

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