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UNIONE EUROPEA: SUL CIOCCOLATO LA CORTE DI GIUSTIZIA CONDANNA L'ITALIA E LA SPAGNA

L'Italia e la Spagna, "per aver vietato la commercializzazione con la denominazione 'cioccolato' dei prodotti contenenti sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao", sono state condannate dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. La sentenza è stata pronunciata oggi a Bruxelles.
L'aggiunta nella produzione di cioccolato di sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao, per i giudici europei, "non modifica la natura del prodotto e l'indicazione sull'etichettatura è sufficiente per garantire una corretta informazione dei consumatori". La produzione di cioccolato è regolamentata nell'Unione Europea da una direttiva del 1973 che fissava il contenuto minimo di burro di cacao, e da una nuova, varata nel 2000 ma che entrerà in vigore nel giugno di quest'anno, che autorizza l'aggiunta di sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao fino ad un massimo del 5%. Nell'Unione Europea, il cioccolato fabbricato essenzialmente nel Nord Europa - in Danimarca, Irlanda, Svezia, Finlandia, nel Regno Unito, ma anche in Portogallo - rispetta il contenuto minimo di burro di cacao stabilito dalla direttiva europea del 1973, ma contiene sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao fino al 5% del peso totale, come prevede la nuova direttiva. Per difendere la "purezza" del cioccolato, l'Italia e la Spagna vietano la commercializzazione di questi alimenti con la denominazione cioccolato, imponendo loro la denominazione "surrogati di cioccolato". I giudici di Lussemburgo hanno invece oggi deciso che "le normative italiana e spagnola sono sproporzionate e violano il principio della libera circolazione delle merci" nell'Unione.
"La sentenza ha applicazione immediata e non vi è più possibilità di ricorrere in appello per i due Paesi - hanno sottolineato all'Ansa fonti vicine alla Corte di Giustizia - precisando che di fatto l'Italia e la Spagna non potranno bloccare alle loro frontiere prodotti con la denominazione "cioccolato" contenenti grassi vegetali nel rispetto della direttiva dell'Unione Europea del 2000. Tuttavia - aggiungono - se non si può imporre che il prodotto venga chiamato "surrogato di cioccolato", è indispensabile invece un'etichettatura che chiarisca ingredienti e percentuali".


L'accusa - Slow Food: "L'Italia piange lacrime di coccodrillo"
"Mi sembra che i nostri politici a Bruxelles piangano lacrime di coccodrillo": così il presidente di Slow Food, Carlo Petrini, ha commentato la sentenza della Corte di Giustizia europea che ha condannato Italia e Spagna per avere vietato la commercializzazione con la denominazione di  cioccolato dei prodotti contenenti sostanze grasse vegetali diverse dal burro di cacao. "Ricordo bene - ha sottolineto Petrini - che, nel 2000, nonostante una campagna di opinione portata avanti da diverse forze sociali tra cui Slow Food e le associazioni del commercio equo e solidale, la risoluzione oggi criticata fu votata all'unanimità dai nostri parlamentari, senza distinzione di schieramento". Secondo Petrini, oggi "non si può fare altro che rammaricarsi e affidarsi alla coscienza e alla professionalità degli artigiani eccellenti, che dovranno indicare con chiarezza l'assenza di grassi vegetali diversi dal burro di cacao nel loro prodotto". Per Slow Food "si tratta di una conferma che la strada da seguire è quella dell'educazione del consumatore, non solo attraverso l'informazione, ma soprattutto attraverso l'educazione del palato: la qualità si riconosce dal gusto, dobbiamo imparare a esercitarlo". (Ansa)


Cioccolato: curiosità ed altre informazioni
La storia
1000 ac
Gli Olmechi realizzano una bevanda energetica a base di mais, acqua calda e semi di cacao macinati
1550 dc
Dopo la scoperta dell’America, il cacao arriva in Europa
1828
Un olandese, Conrad Von Houten, estrae il burro di cacao dal cacao
1832
Nasce la “Sacher Torte” grazie ad un errore del cuoco di Francesco I d’Asburgo
1849
Burro di cacao più cacao macinato: l’inglese Fry crea la prima tavoletta
1865
A Torino la Caffarel realizza il primo gianduiotto
1879
La Nestlè realizza la tavoletta al latte: lo svizzero Lindt toglie ogni acidità dal fondente
1922
La Perugina crea il Cazzotto, che in seguito diventerà il Bacio per volere dei signori Buitoni
1964
La Ferrero lancia la Nutella
Gli effetti
Il cioccolato contiene sostanze che contrastano gli stati di ansietà e di depressione come: teobromina e caffeina, serotonina e tirosina, che inducono a sensazioni di benessere psico-fisico.
Lo cioccolato può essere ...
Secondo la percentuale di burro di cacao,
Bianco 30%
Al latte 30%
Semidolce 38%
Surfin 50%
Extra Bitter 60%
Amarissimo 70%
I numeri
210.600 le tonnellate di dolci a base di cacao prodotti in Italia
25.500 le aziende artigianali che producono dolci al cioccolato
600 cioccolatieri artigianali
300 i milioni di euro di fatturato annuo
I consumi
Ecco quanti chili di cioccolato pro-capite all'anno consumano i principali Paesi del mondo:
Usa 25 kg
Inghilterra 15 kg
Svizzera 9,9 kg
Italia 3
Giappone 1,7
I grassi consentiti dall'Unione Europea
Burro d'Ilipè, olio di palma, burro di karitè, burro di kokum, grasso di nocciolo di mango, grasso di stearina di shorea

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