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ALIMENTARE - NEL 2002 IL FATTURATO DELL'INDUSTRIA ITALIANA A 93 MILIARDI DI EURO. FEDERALIMENTARE, PRIMATO EXPORT A SETTORE ENOLOGICO

L'industria alimentare italiana conferma il ruolo di primo piano nell'economia del nostro paese e attesta anche nel 2002, con un fatturato a 93 miliardi di euro, la propria posizione di terzo pilastro del manufatturiero con 270.000 addetti e quasi 7.000 aziende con più di 9 dipendenti distribuite su tutto il territorio nazionale.
A tracciare il bilancio è il presidente di Federalimentare, Luigi Rossi di Montelera che sottolinea come "il settore, pur in un momento di grandi difficoltà economiche mondiali", evidenzi "un risultato positivo soprattutto nella bilancia commerciale".
Nel 2002, l'export di prodotti alimentari ha raggiunto i 13,9 miliardi di euro, con un incremento sul 2001 del 6,6% e l' import è rimasto stazionario, sfiorando la soglia di 11,5 miliardi di euro, già raggiunta nel 2001. Trend positivo per la produzione che ha mostrato segnali di crescita (+1,6%), nonostante il "rosso" che, nel 2002, ha caratterizzato l'industria. Dal '95 ad oggi il settore ha messo a segno un aumento di oltre il 13%. Quanto ai consumi, nel 2002, sono stati di 112 miliardi quelli domestici e di 52 miliardi gli extradomestici (catering e ristorazione), con un  + 2% sul 2001.
Tra i comparti leader in termini di fatturato, il primato spetta al settore lattiero-caseario, con oltre 13 miliardi di euro, seguito da quello dolciario (9 miliardi di euro) della trasformazione della carne (8 miliardi di euro) e dal vino (7 miliardi di euro).
Sul versante dell'export, il primato assoluto appartiene, invece, al settore enologico che rappresenta il 21% delle esportazioni di tutto il food pari ad oltre il 40% dell'intera produzione vinicola.
Sulla scia di questo andamento, nel 2003, il presidente di Federalimentare, Luigi Rossi di Montelera ha indicato tra le priorità per il settore il mantenimento di elevati standard di sicurezza e di qualità e in tal senso ha ricordato come "l'industria alimentare italiana destini il 20% dei suoi addetti proprio alla sicurezza e al controllo". Montelera ha anche confermato come quest'anno saranno avviati "più investimenti per la promozione e l'immagine del made in Italy".

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