A VERONA (FIERAGRICOLA, 6/9 MARZO) DEBUTTA IL "MUSEO DEL FALSO". L'IDEA E' DELLA COLDIRETTI CHE METTE IN MOSTRA LE IMITAZIONI ALIMENTARI

L'agropirateria torna a colpire. Non si tratta di uno scandalo, ma di un “museo” dedicato al falso “made in Italy”. Dove ? A Verona, a Fieragricola (da oggi al 9 marzo) la Coldiretti mette in vetrina il frutto delle imitazioni, marchi ed etichette che nulla hanno a che fare con l'Italia: dal vino all'olio fino ai formaggi e alla carne, in una sorta di “pranzo degli orrori”, si potrà così toccare con mano l'opera di falsari d'autore. Saranno descritti i reperti acquisiti dai Nas e dalle agenzie investigative e indicate le varie modalità attraverso le quali avvengono le falsificazioni: dall'identità merceologica a quella aziendale fino alla relativa scadenza. E, al “museo” del falso “made in Italy”, la Coldiretti ha allestito un banco per la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sull'etichettatura di origine obbligatoria degli alimenti che l'organizzazione degli imprenditori agricoli ha di recente avviato: nonostante i risultati ottenuti con il riconoscimento comunitario dei molti prodotti a denominazione di origine garantita (Dop) sono infatti ancora troppe le trappole che i consumatori devono affrontare nel momento di fare la spesa.

La comunicazione - Il Ministro delle Politiche Agricole, Gianni
Alemanno: “Presto copyright contro le imitazioni alimentari”
“Per evitare sorprese stiamo lavorando per registrare un copyright internazionale per tutti i marchi collettivi dei consorzi di tutela e di produzione. L' obiettivo è che non sia possibile fare imitazioni almeno per questi prodotti di vetta del nostro agroalimentare. Oggi soltanto alcuni consorzi hanno provveduto ad effettuare la registrazione: su 119 denominazione d'origine soltanto 15 lo hanno fatto. Questo aumenta il rischio di contraffazione. I fondi disponibili ci sono: si tratta di qualche miliardo di vecchie lire”.