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MC DONALD CITA IN GIUDIZIO IL CRITICO ENOGASTRONOMO EDOARDO RASPELLI: IL 20 MAGGIO IN TRIBUNALE A MILANO

Edoardo Raspelli è stato citato in giudizio dalla Mc Donald e dovrà comparire davanti al Tribunale di Milano il 20 maggio. La citazione è conseguente ad un'intervista al "Quotidiano Nazionale" (La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino) del 20 dicembre 2002 nella quale il critico gastronomico (Stampa, Specchio, Quotidiano Nazionale - il dorso comune al Giorno, Resto del Carlino e Nazione - e conduttore con Gabriella Carlucci di "Melaverde", il fortunato programma che va in onda da 5 anni tutte le domeniche su "Rete 4") esprimeva giudizi dopo aver mangiato in uno dei locali della multinazionale.

La Mc Donald non chiede una cifra precisa, ma ricorda che, nel 2002, ha fatto investimenti per 21,5 milioni di euro e il risarcimento equo dovrebbe tener conto di questa somma. Raspelli aveva raccontato la sua esperienza in un McDonald’s. "Ho parlato di panini ciuf ciuf e di oppressione del gusto del palato - ha spiegato Raspelli -Non penso di essere stato offensivo: sono convinto che quei posti, qualche volta, possano anche essere una festa per le famiglie, i bambini e i ragazzi, ma la cultura del mangiare è un'altra cosa". In una nota, McDonald's Italia spiega di aver citato in giudizio Raspelli a causa di un'intervista dai contenuti "palesemente diffamatori e offensivi per McDonald's e per gli oltre 600 mila italiani che ogni giorno scelgono liberamente di consumare un pasto" in un ristorante della famosa catena di fast food. La selezione e i controlli che McDonald's Italia opera sui propri fornitori "seguono standard di altissimo livello - afferma la nota - e sono riconosciuti fra i più rigorosi nel settore della ristorazione". I fornitori di materie prime "sono aziende alimentari al vertice delle rispettive categorie" dice ancora McDonald's facendo alcuni esempi: la carne di pollo è fornita dalla Amadori, i dolci dalla Bindi e la carne dalla Inalca (gruppo Cremonini), l'acqua è San Benedetto e San Paolo, la Birra Peroni, i biscotti Bistefani.

"E’ ovvio - ha detto Raspelli - che dall'imperatore dell'hamburger, dalla multinazionale della carne macinata non potevo aspettarmi che di essere messo anch'io nel tritacarne. E pensare che D'Alema si era accontentato di chiedere un paio di miliardi a Giorgio Forattini ...".

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