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IL LEADER LIBICO GHEDDAFI CHIAMA A RACCOLTA LE API REGINE ITALIANE: DUE APICOLTORI TOSCANI DIVENTANO CONSULENTI DELLA LIBIA PER LA PRODUZIONE DI MIELE

La fama dell’apicoltura italiana, considerata la migliore del mondo - il cui appuntamento nazionale è fissato oggi e domani a Montalcino - è arrivata anche in Libia: il governo di Gheddafi ha “convocato” due apicoltori toscani come consulenti per attuare un progetto di importazione e selezione delle api regine italiane, allo scopo di incrementare la propria produzione di miele. In Libia infatti, come in tutti i Paesi islamici, il miele è un prodotto richiestissimo e molto consumato, poichè nel Corano il prezioso prodotto delle api è indicato per le sue proprietà medicinali, e vengono descritti i fiumi di latte e miele purissimo che scorrono nel paradiso di Allah. Però la produzione libica è limitata, per questo il miele è un prodotto costosissimo: l’importanza è tale che esiste addirittura un “Governatore delle api”, ovvero un ministro che si occupa specificamente di questo comparto. Dopo aver tentato con consulenti della Germania e dei Paesi dell’Est, gli esperti libici hanno convocato gli apicoltori italiani decidendo di affidare a loro il progetto. Bruno Pasini e Maria Teresa Falda, apicoltori della Maremma toscana specializzati nella produzione di api regine, sono in grado di praticare l’inseminazione strumentale su questi insetti, che consente una selezione genetica dei migliori esemplari. Così, dopo aver già fatto un sopralluogo, gli apicoltori cominceranno nei prossimi mesi ad importare in Libia le api regine italiane di razza Ligustica, e a compiere le prime selezioni. L’ape della razza Ligustica si differenzia dalle altre perché le operaie hanno i primi segmenti dell’addome di colore giallo chiaro, mentre le regine sono giallo-dorate, con enorme capacità di ovodeposizione; la colonia è operosa e docile e poco portata alla sciamatura.
Una curiosità: le regine di razza Ligustica vengono esportate in tutto il mondo, e ormai ceppi puri di ape Ligustica si trovano solo in un’isola di fronte all'Australia, Kangaroo Island, portate dagli emigranti liguri giunti qui nella seconda metà dell’Ottocento. L’isolamento ha aiutato a mantenere geneticamente pura la popolazione di api originariamente introdotte, ed è per questo che l’isola è stata dichiarata riserva naturale, con il più antico “santuario” delle api esistente al mondo.

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