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AL VIA “CHEESE” (19/22 SETTEMBRE, A BRA), IL GRANDE FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FORMAGGIO, IDEATO E ORGANIZZATO DA SLOW FOOD

Cheese, ovvero la kermesse internazionale dedicata al formaggio e al latte in tutte le sue declinazioni: dal 19 al 22 settembre, a Bra (Cuneo), quartier generale del movimento internazionale Slow Food, che anima, logicamente, l’evento, sarà possibile non solo degustare e acquistare tutti i tipi di formaggio, ma sarà anche la sede naturale per conoscere e analizzare, da un punto di vista culturale e didattico, la grande tradizione lattiero-casearia d’Italia (ma ci saranno produzioni di qualità in arrivo dai cinque continenti).
Tante le curiosità, come la partecipazione dei pastori e dei formaggi della transumanza: da tutta Italia, dagli alpeggi del Nord sino ai pascoli del Centro-Sud, arriveranno in Piemonte le specialità casearie più autentiche, valorizzate e presentate dai produttori (sono i pastori che conservano le tecniche e i saperi per caseificare in modo tradizionale formaggi antichi, presidiando territori aspri e spopolati). Ma Cheese (info: Denise Pecchenino, tel. 0172419645, d.pecchenino@slowfood.it), offrirà, inoltre, il “Grande mercato del formaggio” (con i prodotti dei Presìdi e altre rarità casearie proposte da produttori, selezionatori e artigiani), la “Gran sala” con i 149 formaggi dop e igp d’Europa (per un viaggio del palato tra i sapori del vecchio continente), gli immancabili “Laboratori del Gusto”, la novità dei “Comizi Agrari” (dove approfondire le tematiche legate al settore agroalimentare), la “Via Lattea” (per conoscere le altre forme del latte: gelati, yogurt, frappè e cioccolato), Cheese Bimbi (il grande laboratorio ludico dove i più piccoli potranno imparare giocando) e Afidop, a lezione di formaggio (dimostrazioni didattiche sulle diverse tecniche di ceseificazione).
Carlo Petrini, presidente di Slow Food, spiega come Slow Food sia stato un precursore anche nella filosofia che ha guidato l’organizzazione di eventi che sono ormai patrimonio di tutto il territorio (dal “Salone del Gusto” e “Cheese”, appunto): “abbiamo segnato la strada per un’inversione di tendenza che è necessaria: non si può fare marketing senza un adeguato supporto culturale. Cheese è sempre stato fortemente marcato da questa peculiarità: quest’anno punteremo l’attenzione su un tema specifico, la campagna in difesa dei formaggi a latte crudo, che metterà al centro dell’evento i pastori (i loro formaggi raggiungono qualità organolettiche inarrivabili altrove, ndr). Ma, cosa ancora più importante, garantiscono il controllo di territori difficilmente raggiungibili: rappresentano insomma un esempio di sfruttamento razionale delle risorse, funzionale e positivo nei confronti dell’equilibrio dell’ecosistema, un valido modello, alternativo a quello basato sulla produttività a discapito della qualità e dell’ambiente. Non dimentichiamo che, dietro il boom dell’enogastronomia, c’è l’agricoltura, e questa versa oggi in Italia in condizioni disperate. Si devono sostenere con ogni mezzo coloro che particano un modello di agricoltura sostenibile, e tra questi ci sono, appunto, i pastori”.

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