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EXTRAVERGINE D’OLIVA, MENO PRODUZIONE MA LA QUALITÀ È SALVA. COSI’ LE CITTA’ DELL’OLIO … IL 30 NOVEMBRE “PANE E OLIO IN FRANTOIO”

L’olio extra vergine di oliva targato 2003 sarà ricordato per l’elevata qualità e gli spiccati caratteri organolettici, garantiti proprio dalle condizioni climatiche che ne decurtano le rese: “quest’anno produrremo un olio extravergine d’oliva di carattere, dai profumi e sapori intensi, erbacei e fruttati - sostiene Enrico Lupi, presidente delle Città dell’Olio - Le rese inferiori aumenteranno però il prezzo: difficile ad oggi esprimere percentuali d’incremento, comunque ampiamente giustificate dall’eccellenza qualitativa di questa raccolta, superiore all’anno precedente”.
Queste le premesse di “Pane e olio in frantoio”, il 30 novembre, in cento Città dell’olio: da Siena a Imperia, da Cinigiano sull’Amiata a Castiglion del Lago, fino a Castelvetrano di Sicilia. Borghi e cittadine dove l’olio diventa sapere, e le piazze si vestiranno a festa, con degustazioni di extravergine novello accompagnate da pane tipico, mentre i frantoi apriranno le porte ai visitatori.

La produzione 2003 … Cosa dice l’Ismea
L’Ismea - l’Istituto studi, ricerche e informazioni sul mercato agricolo - ha diffuso le stime sulla produzione di olive da olio nel bacino mediterraneo per la campagna in corso: Spagna, Tunisia e Marocco vantano un incremento del 60%, contrariamente a Turchia e Siria, dove le rese sono sino al 40% inferiori al 2002. Confortanti i dati per l’Italia, con un range situato tra il -5% e il +5% sul 2002. Nelle regioni: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna mostrano incrementi del 40%; Liguria, Lazio, Umbria e Sicilia fanno prevedere cali quantitativi sino al 50%. Il record negativo tocca alla Toscana, dove si stima una perdita dell’80% della materia prima per il pregiato olio senese (ma un risultato migliore si ha nelle altre province).

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