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25 APRILE: VACANZA ECO-GASTRONOMICA PER UN MILIONE DI ITALIANI

Sono oltre un milione gli italiani che hanno approfittato del bel tempo nel lungo ponte del 25 aprile per trascorre una breve vacanza a contatto con la natura nei parchi, nelle oasi o nelle campagne, a conferma del trend positivo del turismo ambientale ed enogastromico che raggiungerà a fine anno un fatturato di 5 miliardi di euro. Lo afferma la Coldiretti che ha promosso insieme alla Lipu in tutta Italia l’iniziativa “La natura ha buon gusto” con l’apertura al pubblico delle Oasi alla scoperta della natura, dei prodotti e dei servizi dell’agricoltura italiana da Milano (Cesano Maderno) a Roma (Castel di Guido), da Taranto (Gravina) a Lucca (Massarosa) e in molte altri territori lungo la Penisola, secondo il programma consultabile su siti www.coldiretti.it e www.lipu.it.
Un successo annunciato nelle 25 oasi e centri di recupero gestiti dalla Lipu con liberazione di uccelli curati, birdwatching per riconoscere gli uccelli selvatici che vivono nelle campagne, degustazione di prodotti tipici, giochi per i più piccoli ed escursioni nella natura in ambienti che ospitano 35mila specie animali e vegetali. Tra queste oltre 270 specie di uccelli e vere rarità come la Moretta tabaccata, l’Airone rosso e il Tarabusino, rapaci come il Nibbio bruno e il Lanario e inoltre il maestoso Capovaccaio.
Dalla capacità di valorizzare la leadership nazionale nella salvaguardia dell’ambiente e nella buona alimentazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo del turismo Made in Italy che può contare - sottolineano Coldiretti e Lipu - su 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale, 4.100 prodotti tradizionali regionali, 155 specialità a denominazione di origine e indicazione geografica protetta (Dop/Igp) e oltre 400 vini Docg, Doc e Igt che possono essere gustati e acquistati nei quindicimila agriturismi presenti su tutto il territorio nazionale che offrono anche 140mila posti letto.
Lo stesso ultimo rapporto sullo stato dell’ambiente del ministero evidenza che “nel panorama della crisi che attualmente investe in Italia le varie forme turistiche (balneare, montano ...), il turismo nei parchi rappresenta una nota positiva con un incremento delle presenze nel periodo 2001-2004 pari all’1,4%, a fronte di una diminuzione del 5,4% a livello nazionale”.
E un tasso di crescita del 10 per cento si stima per l’ospitalità nelle aziende agricole anche grazie - sottolinea la Coldiretti - alla serie fortunata di ponti primaverili che favorisce una forte ripresa negli arrivi nonché dell’apertura di nuove strutture dedicate agli appassionati della vacanza in campagna. Per il 2006 - le previsioni per l’agriturismo sono infatti positive con un fatturato complessivo di 900 milioni di euro e tre milioni di ospiti sopratutto giovani (55 per cento) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie a un notevole miglioramento del settore, che è in grado di offrire servizi diversificati che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità, ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell'avventura. Una crescita molto elevata si registra per il birdwatching anche in abbinamento con l’agriturismo grazie alla possibilità di osservare la rondine amante delle vecchie stalle e legata ad allevamenti bovini tradizionali, il falco cuculo e l'averla cenerina che trovano nei prati e nella presenza di siepi naturali un habitat ideale, il re di quaglie che cerca i prati alpini da sfalcio dove nasce il formaggio di malga e le nitticore e le garzette che vivono in colonia nelle risaie della pianura padano-veneta.
Nonostante attualmente solo alcune migliaia di birdwatcher sono riconosciuti nel nostro Paese, il mercato potenziale è di due milioni di persone con gli appassionati che aumentano ad un tasso di circa il 10-12% all'anno e che sono rappresentati da una fascia di praticanti composta da persone in età tra i 35 e i 55 anni. Una stima prudenziale tenuto contro - concludono Coldiretti e Lipu - dell'esempio di altri Stati europei come l'Inghilterra, dove i praticanti sono oltre due milioni e mezzo, pari al 6% della popolazione.

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