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E' IL PESCE FRESCO IL PROTAGONISTA DELL'ESTATE A TAVOLA: IN QUESTI MESI SI REGISTRA UN TERZO DEL CONSUMO ANNUALE, PARI A 25 KG A PERSONA. TORNANO DI MODA LE SPECIE "DIMENTICATE"

E' il pesce fresco il re dell'estate gastronomica. Secondo i dati del Centro Studi Lega Pesca quest'anno la spesa ittica degli italiani in vacanza dovrebbe aumentare rispetto al 2005: 310 tonnellate di prodotto contro le circa 300 delle scorso anno, per una spesa totale di circa 198 milioni di euro, 8 milioni in più rispetto al 2005. Un terzo circa del consumo annuale, che si attesta sui 25 kg pro capite. In vetta alla classifica dei pesci più richiesti svettano i "classici": spigole, orate, rombi, code di rospo, ma anche la "povera" frittura di paranza, che attrae i più golosi.
In lieve crescita, secondo le prime stime realtive a Sicilia, Sardegna e alle altre isole del Tirreno, è il consumo di aragoste, gamberoni e gamberetti, così come è in aumento quello di molluschi, cozze e vongole, più pratiche da cucinare anche a casa rispetto ad altre specie che vengono più frequentemente ordinate al ristorante.
In estate il pesce che viene consumato è per la maggior parte prodotto fresco (circa il 70% contro il 52% dei mesi invernali) e questo sia per la stabilità dei prezzi che si registra quasi ovunque sui mercati locali , nonostante la crescita dei costi di produzione, sia per l'aumento della consapevolezza del consumatore, che sta diventando sempre più attento alle proprietà nutrizionali del prodotto ittico e ai vantaggi che può comportare un consumo costante e frequente del pesce.
"Possiamo assegnare al pesce fresco il titolo di re dell'estate gastronomica - afferma il presidente di Lega Pesca Ettore Ianì - per vari motivi: per la qualità, per la sicurezza alimentare e per la salubrità, ma anche perché in vacanza ci si concede più tempo da dedicare ai piaceri del palato, gustare un buon pranzo di pesce al ristorante o preparare ricette a base di pesce a casa propria".
Il Centro Studi Lega Pesca segnala inoltre una nuova tendenza per l'estate 2006: accanto ad una tenuta dei prodotti consueti, i buongustai stanno intensificando il consumo delle specie meno conosciute, i cosiddetti pesci dimenticati, come gattucci, boghe, fustelle, sugarelli, spinarelli, cavaglioni, raje, sciabole e argentine.
Cresce infine anche la pratica del pescaturismo, vale a dire la possibilità di partecipare in prima persona alle battute di pesca passando una giornata in compagnia del pescatore sulla sua imbarcazione. Secondo le stime del Centro Studi Lega Pesca l'estate 2006 registrerà rispetto all'anno passato il 10-12% di "pescaturisti" in più.

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