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COLDIRETTI: CON PIOGGIA STAGIONE RECORD PER I FUNGHI

I risultati delle prime ricerche fanno prevedere una buona stagione per la raccolta di funghi nei quasi 10 milioni di ettari di bosco che coprono l'Italia e che si stima possano offrire una produzione di 30.000 tonnellate tra porcini, fingerli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agli appassionati". Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che la pioggia che ha colpito l’ultimo weekend di agosto conclude un mese segnato dall’alternanza di sole e maltempo che, ha allontanato i turisti dal mare e dalle spiaggia ma ha giocato a favore dei molti cercatori e buongustai che hanno scelto di trascorrere il proprio tempo libero nelle montagne e nei boschi italiani alla " caccia ", nel sottobosco o sulle tavole, dei gustosi miceli.
Le piogge intense hanno favorito in molte zone - sottolinea la Coldiretti - i tanti raccoglitori e appassionati che si sono messi all'opera con risultati soddisfacenti e con previsioni ottime per il mese di settembre. La nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede infatti come condizioni ottimali - precisa la Coldiretti - terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18 - 20 gradi di temperatura all’interno del bosco. Dopo l'iniziale siccità, le piogge che sono cadute copiose in vaste aree del territorio fanno prevedere dunque - continua la Coldiretti - un buon raccolto per i funghi dal Veneto alla Liguria, dalle colline emiliano romagnole alla Lombardia, ma anche nella sila e nell'aspromonte in Calabria nel mezzogiorno.
L'attività di ricerca - afferma la Coldiretti - non ha solo una natura hobbistica che coinvolge milioni di vacanzieri, ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per migliaia di "professionisti" impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici.
Si stima che i funghi made in Italy sviluppino complessivamente un valore al consumo stimabile in oltre mezzo miliardo di euro all'anno, anche se - continua la Coldiretti - è divenuta particolarmente aggressiva la concorrenza di prodotti raccolti ad Est che presentano caratteristiche qualitative peggiori rispetto al prodotto nazionale. E' necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che - sottolinea la Coldiretti - vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica.
I funghi - continua la Coldiretti - sono prodotti di valore medio sotto il profilo nutrizionale e contengono in prevalenza acqua, ma anche proteine, carboidrati, sostanze minerali e vitamine, in percentuali variabili a seconda del livello di maturazione, ma essendo poveri di calorie e ricchi di cellulosa non ingrassano chi li mangia. Le vitamine prevalenti sono quelle del gruppo B e i sali minerali sono rappresentati principalmente da potassio e fosforo. I funghi - conclude la Coldiretti - possono essere consumati freschi, congelati, essiccati o conservati sottovetro, ma l'attitudine alle diverse preparazioni differisce a seconda delle diverse varietà: ad esempio porcini e trombette non devono essere sbollentati prima di essere congelati mentre il lattario è perfetto se viene cotto.

Il consiglio - Come raccogliere i funghi
- Raccogliere solo i funghi di cui si è sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni;
- Togliere con le mani i funghi dal terreno con un movimento di torsione, in modo che si stacchi alla base e il micelio resti intatto nel terreno;
- Raccogliere i funghi in cestini di vimini ed evitare le buste di plastica;
- Accertarsi e rispettare le norme, i vincoli e i limiti di quantità raccolta previsti nel Comune in cui ci si trova;
- In caso di incertezza rivolgersi per i controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche.
Fonte: elaborazioni Coldiretti

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