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CONSUMI - DIETA AL TOP DEI BUONI PROPOSITI PER 4 ITALIANI SU 10

Migliorare l’alimentazione per la forma fisica e la salute è l’obiettivo dichiarato da quattro italiani su dieci per il 2007 e batte nettamente la voglia di aumentare l’impegno sul lavoro (20 per cento) o di dedicarsi a un’attività sportiva (18 per cento): emerge dai risultati del sondaggio realizzato tra i frequentatori del sito www.coldiretti.it che nella top five dei buoni propositi inseriscono anche la lettura di più libri (12 per cento) e l’impegno a smettere vizi come quello del fumo (10 per cento).
Si tratta di un risultato che conferma - sottolinea la Coldiretti - lo stretto legame che esiste tra qualità della vita e buona alimentazione e che ha assicurato agli italiani il primato dei meno grassi e con la migliore forma fisica tra tutti i cittadini europei, in base a un indice di massa corporea comunitario dell’ultima indagine Eurobarometro della Commissione Europea. Gli italiani - spiega la Coldiretti - con un’altezza di 1,681 metri sono inferiori di soli un paio di centimetri alla media europea di 1,699, ma con un peso di 68,7 chili nettamente inferiore alla media comunitaria di 72,2 chili si aggiudicano il miglior rapporto tra peso e altezza.
Un’analisi che dimostra una buona forma fisica complessiva garantita anche da una alimentazione ancora fondata sui principi della dieta mediterranea con pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari. Se l’attenzione all’alimentazione ha salvato gli adulti, problemi sono stati rilevati per le nuove generazioni tanto che - sottolinea la Coldiretti - i casi di obesità o sovrappeso riguardano il 36 per cento dei ragazzi attorno ai dieci anni, il valore più alto tra i Paesi Europei secondo una indagine Merrill Lynch.
Occorre - precisa la Coldiretti - intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu anche delle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come prodotti tradizionali e frutta e verdura locali che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni.
Un segnale incoraggiante - conclude la Coldiretti - viene dal sondaggio sui consumi nel 2007 commissionato da Ancc-Coop secondo il quale ben il 32 per cento degli intervistati prevede di mettere nel carrello della spesa più prodotti italiani e il 18 per cento più prodotti tipici e locali.

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