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SALUTE - BENE DIETA MEDITERRANEA PER BATTERE OBESITA’. PIU’ DI UN GIOVANE ITALIANO SU TRE È SOPRAPPESO O ADDIRITTURA OBESO

Assicurare nelle scuole la disponibilità di alimenti locali, freschi e sani come frutta e verdura di stagione anche da sgranocchiare e in grado di assicurare senso di sazietà e garantire un adeguato apporto idrico può contribuire a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità provocate anche dall’eccessivo consumo di bibite gassate e merendine. Lo afferma la Coldiretti che aderisce al piano interministeriale “Guadagnare in salute”, approvato dal Consiglio dei Ministri e messo punto dal Ministero della salute e che coinvolgerà anche altri dicasteri e istituzioni pubbliche. Impegnarsi ad educare e a promuovere stili di vita corretti, a partire dall’alimentazione, è una scelta di civiltà per un paese come l’Italia che può contare su un patrimonio qualitativo che con la dieta mediterranea si è affermato in tutto il mondo diventando sinonimo di salute.
Nelle Regioni europee oggi - riferisce la Coldiretti - sono sovrappeso il 20 per cento dei bambini, un terzo dei quali sono già obesi e il loro numero sta crescendo rapidamente tanto che si stima che un bambino su dieci sarà obeso entro il 2010 in Europa, secondo l’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) alla recente Conferenza Ministeriale Europea.
L’aumento di peso è - sottolinea la Coldiretti - un importante fattore di rischio per molte malattie che si sviluppano in età adulta come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro e secondo la consultazione effettuata dall’Unione Europea risulta che le malattie collegate direttamente all’obesità sono responsabili di ben il 7 per cento dei costi sanitari dell’Ue.
La principale causa individuata dagli esperti nel minor esercizio fisico e nel consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate ha portato per la prima volta - sottolinea la Coldiretti - un paese nell’Unione Europea come la Lettonia a prendere la decisione di proibire la vendita nelle scuole del cosiddetto junk food (cibo spazzatura), come bibite zuccherate, patatine, caramelle e cibi contenenti coloranti e aromatizzanti.
La preoccupazione che si sta diffondendo in Europa coinvolge direttamente anche l’Italia dove - sottolinea la Coldiretti - la radicata cultura alimentare fondata sulla dieta mediterranea non ha “salvato” i giovani, come confermano i dati preoccupanti sull'aumento dei casi di obesità o soprappeso, dovuti a una non corretta alimentazione, che riguardano il 36% dei ragazzi attorno ai dieci anni, il valore più alto tra i Paesi Europei secondo una indagine Merrill Lynch. Per questo - sostiene la Coldiretti - occorre intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu anche delle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni.
Un obiettivo che - continua la Coldiretti - può anche essere incentivato con l'aiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa al “cibo spazzatura”.
Ma serve anche più formazione, un impegno che la Coldiretti sta realizzando con il progetto "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolgerà oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia che parteciperanno ad oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe. L'obiettivo - conclude la Coldiretti - è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

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