02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IN CUCINA IL SILENZIO È D’ORO: CORSI DI CUCINA PER AUDIOLESI A LA MAGGIORANA DI RIVOLI (TORINO)

Esiste un modo di comunicare che può andare al di là delle parole e dei suoni, un modo semplice e diretto che passa attraverso canali sensoriali “alternativi” rispetto all’udito. Lontano dai frastuoni e dal caos di una qualsiasi città di oggi, c’è un’isola felice dove si chiacchiera con pentole, tegami, mestoli e fruste, dove i sapori sono ancora autentici così come i rapporti e le amicizie che in questo luogo nascono.
Siamo a casa di Erica Maggiora, chef illuminato e particolarmente dotato - oltre che di uno spiccato senso armonico e creativo per l’arte della cucina - di uno spirito attento e aperto alle cose del mondo.
L’idea di promuovere dei corsi di cucina per audiolesi (Scuola di Cucina La Maggiorana, Via Cuneo n. 5, 10098 Rivoli (Torino), tel. 011/9587631, www.lamaggiorana.it) nasce nel 2002 quando Erica Maggiora incontra, in maniera del tutto casuale, un non-udente. In quel periodo però la sede non può ancora essere utilizzata a seguito di lavori di ristrutturazione e soltanto nell’aprile del 2004 comincerà finalmente un rapporto che dopo quattro anni risulta ormai consolidato.
Nessuno ci aveva pensato prima, forse pochissimi dopo questa esperienza avranno preso spunto e cercato di imitarla. Spetterà alla sensibilità e alla voglia di sperimentare dello chef Erica Maggiora il primato di una scelta che si schiera apertamente contro i pregiudizi.
Il successo è immediato, il primo gruppo di audiolesi che vogliono frequentare i corsi di cucina è di circa cinquanta persone, tantissime, i gruppi diventano due e comincia così una frequenza che ancora oggi segue una cadenza mensile. Nei ricordi di Erica Maggiora, rispetto a questa esperienza, c’è il timore di non trovare subito la via giusta per comunicare, ma anche lo stimolo a raccogliere una nuova sfida … ma si sa: il segreto in tutte le cose risiede nella genuinità e nella semplicità.
Fin dal primo momento questo nuovo gruppo di “apprendisti in cucina” risulta più che attento, nulla sfugge poiché gli occhi del singolo sono gli occhi di tutti: mai la definizione di “gruppo” è stata così giustamente interpretata. Se qualcuno perde un passaggio ci pensa un altro componente a richiamarlo, a renderlo nuovamente partecipe su ciò che sta accadendo in quel momento. Questi individui sono costantemente impegnati nell’attenzione rispetto al proprio mondo, alla propria persona e a quella degli altri componenti del gruppo. Il senso dell’udito è sostituito dagli occhi e dall’attenzione degli altri e tutto ciò dà un senso di protezione e di appartenenza difficili da spiegare: è come se mani, occhi e bocca per assaggiare e gustare appartenessero in realtà ad un’unica entità, in assoluta sintonia e empatia con tutte le sue parti.
La sinergia che si va creando tra lo chef e gli studenti dà risultati sorprendenti, le lezioni scorrono facilmente, gli allievi imparano terminologie tecniche, preparazioni di base e si capiscono al volo con l’insegnante.
Per festeggiare adeguatamente la fine del corso e premiare gli studenti così attenti e motivati, Erica Maggiora ha voluto regalare loro un momento di rara intensità: “è stata quasi la realizzazione di un sogno -racconta Erica - organizzare il concerto di Natale per pianoforte e vedere come queste persone, apparentemente tagliate fuori da esperienze “sonore” come quelle che la musica può offrire, riuscissero a percepire, con l’aiuto di un palloncino gonfiato da stringere al petto, e tradurre i suoni in vibrazioni.
Un’esperienza come questa è solo un esempio di tutto ciò che ognuno di noi, nel suo piccolo e nel proprio campo, può fare nei confronti degli altri. L’idea di dare a tutti quanti una possibilità è al fondo di questa piccola storia di vita e di cucina, raccontata per fornire un esempio di integrazione, poiché quella che dovrebbe essere la normalità risulta spesso l’eccezione.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli