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MENO DIFFERENZE TRA UOMINI E DONNE, RITORNO AGLI AROMI AUTENTICI, PIU’ SPAZIO ALLE CONTAMINAZIONI CULTURALI E VOGLIA DI MORBIDEZZA: NEL FUTURO DEL GUSTO C’E’ PERO’ AGRICOLTURA DI QUALITÀ

Il futuro del gusto: più speziato e unisex, vincerà agricoltura di qualità. Meno differenze tra uomini e donne, ritorno agli aromi autentici, pià spazio alle contaminazioni culturali e voglia di morbidezza. In futuro più stretto e necessario il legame tra industria alimentare e agricoltura di qualità. Dal Centro Studi Assaggiatori (che ha fatto 130.000 test sul consumatore in 10 anni, in Italia e all’estero, su molti prodotti agroalimentari; l’operazione ha impiegato 3.000 giudici) arrivano queste tendenze del gusto.

Innanzitutto andranno scomparendo prodotti “da uomo” o “da donna”: si registra, infatti, una progressiva convergenza dei gusti degli uomini e delle donne; per esempio i distillati: sempre più amati dalle donne, una volta ostili, e con gli uomini che ora ricercano prodotti più femminili, morbidi e raffinati.

Altra tendenza è il ritorno agli aromi autentici: si assisterà ad un progressivo rifiuto degli aromi di laboratorio, come per esempio quello alla banana che viene oggi ricostruito con l’uso di 9 molecole, mentre in natura ne ha oltre 200; infatti, questi aromi a livello subliminale non attivano le stesse sensazioni e le stesse emozioni di quelli autentici e quindi danno meno soddisfazione sensoriale.

“Buone previsioni - secondo Luigi Odello, presidente del Centro Studi Assaggiatori e professore di analisi sensoriale alle Università di Udine, Verona e Cattolica di Piacenza - per gli aromi speziati. Al momento sono un po’ in crisi, ma saranno certamente rivalutati in futuro. Sullo scenario del gusto molto inciderà infatti la crescente contaminazione delle culture alimentari, con la conseguente internazionalizzazione”.

Tra le sensazioni più cercate nei cibi e nelle bevande ci saranno anche la morbidezza e la suadenza, per soddisfare il tatto, il senso del contatto fisico, dell’affetto e della rassicurazione. Tendenza già confermata dal successo dell’espresso nel mondo grazie alla sua sensazione setosa e dalle acqueviti che perdono la pungenza per diventare appunto più morbide.

“L’industria alimentare vincente in futuro sarà quella - spiega ancora Odello - che riuscirà a individuare i prodotti di un’agricoltura di qualità e trasferire questa qualità per intero al consumatore. Per questo, ai fondamentali aspetti di carattere tecnologico e igienico-sanitario si dovrà affiancare sempre di più l'approccio sensoriale al prodotto”.

La ricerca sarà pubblicata su “L’Assaggio” (Autunno 2007), la rivista italiana di analisi sensoriale.

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