02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ACETO BALSAMICO IGP: IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE DE CASTRO “SALUTA” LA FIRMA SULL’ACCORDO DI FILIERA TRA PRODUTTORI

Paolo De Castro, Ministro per le Politiche Agricole, ha sancito la firma di un accordo filiera per l’aceto balsamico di Modena, prodotto per il quale è in corso di registrazione a livello comunitario il marchio di tutela Igp (indicazione geografica protetta).

Il documento è stato sottoscritto nella visita del ministro a “Gusto Balsamico”, rassegna degli aceti del mondo e dell’agrodolce, a ModenaFiere, nei giorni scorsi.

L’accordo nasce dalla volontà di recuperare ciò che la Commissione Europea ci ha riconosciuto in maniera parziale nel disciplinare dell’Igp, vale a dire il legame con il nostro territorio. E’ un passo avanti nella valorizzazione della realtà economica modenese”.

L’accordo impegna i produttori di mosto e aceto balsamico di Modena ad utilizzare per tre anni (vendemmie 2008-2010) mosti ottenuti dalle uve della provincia di Modena, Reggio Emilia e della Regione Emilia Romagna ottenuti dai vitigni lambrusco, sangiovese, trebbiano, albana, ancellotta, fortana e montuni (i 7 vitigni indicati nel disciplinare del marchio Igp) per una quantità complessiva di 60.000 ettolitri l’anno di mosto concentrato, da ripartire all’interno di contratti bilaterali tra i singoli soggetti. Un gruppo tecnico dovrà, entro tre mesi, definire ulteriori elementi qualitativi delle materie prime e ulteriori elementi contrattuali, quali i parametri per la definizione dei prezzi, nonché sanzioni e garanzie.

“L’obbiettivo dell’accordo di filiera - si legge nel documento - è garantire una programmazione di approvvigionamento di mosti locali attraverso la stipula di contratti tra produttori di mosti e produttori di aceto balsamico di Modena, avviando percorsi per far crescere l’interesse alla fornitura di vini regionali per la produzione di aceti da destinare alla produzione di balsamico; contribuire alla formazione di un reddito adeguato a favore degli imprenditori agricoli, assicurare la trasparenza dei rapporti economici tra imprese della filiera, in particolare per la tracciabilità dei prodotti provenienti da vigneti della provincia di Modena, Reggio Emilia e dell’Emilia-Romagna”.

Nel confermare l’impegno del ministero a sostegno dell’accordo di filiera, il ministro De Castro ha ripercorso la “faticosa, lunga trattativa con la Commissione Europea e con il mondo della filiera per avere l’Igp. Il riconoscimento europeo è un obiettivo mancato quando, nel 1999, ero ministro. Ora finalmente siamo vicini al traguardo, e ritengo sia un risultato importante, uno strumento di protezione rispetto alla concorrenza sleale e ai fenomeni di contraffazione”.

“La posizione critica di Slow Food - è il commento di Alberto Fabbri, presidente di Slow Food Emilia Romagna - in merito alle Indicazioni geografiche protette in generale è nota. Se si realizzano però degli accordi di filiera che coinvolgono i produttori anche con metodi di adesione volontaria, Slow Food non può che condividere. Nel merito dell’accordo di filiera dell’aceto balsamico, ci auguriamo ci sia un’ampia adesione di tutti i soggetti interessati, presupposto necessario affinché la volontà dichiarata diventi concretezza”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli