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GIORNATA DELL’ALIMENTAZIONE - COLDIRETTI: PER OBESITA’ IL 7 % SPESA SANITARIA

Le malattie collegate direttamente all’obesità sono responsabili di ben il 7% dei costi sanitari dell’Unione Europea poiché l’aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro. Lo riferisce la Coldiretti sulla base dei dati della Commissione Europea, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, nel sottolineare che i ragazzi di questa generazione per la prima volta nella storia potrebbero essere i primi ad avere una vita più breve dei propri genitori per colpa delle malattie causate dall’obesità e dal soprappeso che interessano nel mondo un miliardo di persone, un numero superiore agli 800 milioni che soffrono di denutrizione.

Mentre nei Paesi più poveri si affronta ogni giorno il dramma della fame in quelli più sviluppati ma anche in quelli emergenti come la Cina crescono le preoccupazioni per l’eccessivo o non corretto consumo di cibo che è causa di gravi disturbi e malattie. La preoccupazione coinvolge direttamente anche l’Italia dove - sottolinea la Coldiretti - su 5 milioni di obesi 800.000 sono affetti da obesità grave, secondo i dati divulgati nel Congresso Nazionale di Chirurgia dell’Obesità dal quale è emerso anche che le spese socio-sanitarie dell’obesità in Italia sono stimate in 23 miliardi di euro annui, per più del 60% dovute all’incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri.

La radicata cultura alimentare fondata sulla dieta mediterranea non ha “salvato” i giovani italiani, come confermano i dati preoccupanti sull’aumento dei casi di obesità o soprappeso, dovuti a una non corretta alimentazione, che riguardano il 36% dei ragazzi attorno ai dieci anni, il valore più alto tra i Paesi Europei secondo una indagine Merrill Lynch.

La principale causa individuata dagli esperti nel minor esercizio fisico e nel consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate e per questo - sostiene la Coldiretti - occorre intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menù anche delle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni.

Un obiettivo che - conclude la Coldiretti - può anche essere incentivato con l’aiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa al “cibo spazzatura”.

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