02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

COLDIRETTI: SPESA IN CAMPAGNA SALVA TREDICESIME A NATALE

E’ possibile ridurre di un terzo il costo della spesa facendo acquisti direttamente nella quasi 50.000 imprese agricole nazionali che vendono frutta, formaggi, vino, olio e salumi e altre specialità alimentari per preparare il cenone di Natale o per confezionare gustosi cesti da regalare a se stessi o agli altri. E’ la “ricetta” della Coldiretti per “salvare” le tredicesime dal caro prezzi dovuto alle eccessive intermediazioni nel settore alimentare.

Per rispettare la tradizione senza cadere nelle trappole del mercato il modo migliore secondo la Coldiretti è di acquistare prodotti tipici direttamente nelle aziende agricole nelle zone di produzione dove peraltro spesso durante il periodo natalizio sono previste iniziative con mercatini per far conoscere direttamente le caratteristiche e i metodi di produzione ed è anche possibile fare a prezzi più convenienti.

Sulla base dell’ultima indagine “Coldiretti - Agri 2000” 7 italiani su 10 hanno comperato cibo o bevande direttamente dagli agricoltori per la qualità e freschezza dei prodotti offerti, per sostenere l’economia locale ed anche per convenienza con risparmi attesi fino al 30%. Formaggi e salumi locali, miele, conserve, vini, olio d’oliva extravergine novello di qualità e frutta e ortaggi di stagione sono - continua la Coldiretti - i prodotti più richiesti come strenne natalizie originali e saporite a prezzi contenuti, da mettere sotto l’albero o da consumare in famiglia o con amici durante i cenoni.

Delle 48.650 imprese agricole nazionali che svolgono attività di vendita diretta dei propri prodotti quasi una su quattro (23,8%) - riferisce la Coldiretti - partecipa a mercati e fiere locali sopratutto in occasione delle festività come il Natale. Sono 21mila le cantine aperte dove i turisti possono acquistare vino che, con il 41% delle aziende totali, è il prodotto maggiormente commercializzato direttamente, seguito dall’ortofrutta con il 23,5%, dall’olio di oliva con il 16%, dalla carne e dai salumi con l’8%, dai formaggi comprati in malghe e caseifici con il 5%, mentre più ridotto - conclude la Coldiretti - è il numero di imprese che offrono miele (1%).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli