02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CLIMA: SECONDO COLDIRETTI 2007 SUL PODIO PER IL CALDO DIFFUSO, CHE HA CAUSATO UN CROLLO NEI RACCOLTI DI OLIVE, UVA E FRUTTA

Con una riduzione record dei raccolti per olio (-17 per cento), vino (-12 per cento), frutta e agrumi (-5,4 per cento) il caldo record del 2007 si è fatto sentire sulla produzione agricola Made in Italy. E' quanto afferma la Coldiretti nell’evidenziare gli effetti sulle coltivazioni del clima nel 2007 che per l'Italia si posiziona al terzo posto nella classifica degli anni più caldi degli ultimi due secoli secondo l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr).

Complessivamente le coltivazioni vegetali fanno registrare - precisa la Coldiretti - un calo di produzione medio del 4,4 per cento nel 2007 secondo le proiezioni Ismea dopo che sia l'inverno che la primavera avevano fatto segnare i rispettivi primati stagionali degli ultimi 200 anni per l'elevata temperatura mentre l'estate si era classificata per il caldo nella top ten dei due secoli mentre l’autunno è stato abbastanza freddo. Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una situazione che anticipa gli effetti che i cambiamenti climatici strutturali possono provocare sulla competitività del Made in Italy che fonda buona parte del suo successo sul territorio e la buona cucina. L'aumento delle temperature provoca infatti anche la migrazione dei prodotti tipici verso nord con un processo che è in realtà in Italia si sta già verificando un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture come l'olivo che è arrivato quasi a ridosso delle Alpi, le prime arachidi che sono state raccolte nella Pianura Padana dove si coltivano grandi quantità di pomodoro e di grano duro per la pasta.

Ma i cambiamenti climatici in corso si manifestano anche - sottolinea la Coldiretti - con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense, un maggiore rischio per gelate tardive, l'aumento dell'incidenza di infezioni fungine e dello sviluppo di insetti come le cavallette e la riduzione della riserve idriche. Si tratta di processi - continua la Coldiretti - che rappresentano una nuova sfida per l'impresa agricola che deve interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un impegno che va accompagnato - conclude la Coldiretti - da una maggiore decisione nel raggiungimento degli obiettivi fissati per il nostro paese dal protocollo di Kyoto anche con lo sviluppo di alternative energetiche che l'agricoltura italiana può offrire

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli