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L’INCREDIBILE VERGOGNA DEI RIFIUTI PORTANO DANNI DI IMMAGINE PER IL “WINE & FOOD” DELLA CAMPANIA PER MEZZO MILIARDO DI EURO. LO STIMA LA COLDIRETTI

Mezzo miliardo di euro potrebbe andare perso per i danni di immagine subiti con l’emergenza rifiuti in Campania per l’arrivo delle disdette negli agriturismi e nelle forniture di prodotti agroalimentari che giungono dall’Italia e dall’estero e incidono fino al 30%. Lo stima la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di una previsione destinata a peggiorare se l’effetto negativo sul settore, che vale nella regione oltre 10 miliardi di euro, non dovesse esaurirsi nei prossimi due mesi.

L’organizzazione degli imprenditori agricoli sta valutando la possibilità di una azione di risarcimento dei danni subiti dalle 135.000 imprese agricole che operano in Campania che rischiano anche la perdita di posti di lavoro. I condizionamenti di natura psicologica sui comportamenti di acquisto stanno penalizzando i prodotti dell’agroalimentare “made in Campania”, mentre crescono i timori che senza un intervento di smaltimento adeguato dei rifiuti si possano verificare a breve fenomeni di inquinamento del territorio, nonostante l’importante assicurazione del Ministero della Salute, secondo il quale “non si rilevano danni alla salute attribuibili all’attuale emergenza rifiuti in Campania”.

“Occorre salvare dall’inquinamento un territorio che - continua la Coldiretti - rappresenta un valore inestimabile per l’economia, l’agricoltura, l’ambiente, la salute e la qualità della vita dei cittadini con la Campania che può contare su un primato di 14 prodotti a denominazione o a indicazione di origine protetta (Dop/Igp), su 29 vini Docg, Doc e Igt, su 329 prodotti tradizionali censiti dalla Regione con 13 città del biologico, 40 del vino, 30 dell’olio e 4 del pane.

Dalla mozzarella di bufala al limone di Sorrento e di Amalfi, dalla mela annurca al pomodoro San Marzano, dal vino Gragnano al Solopaca, dal Fiano di Avellino al Taurasi. Ma ci sono anche 16.000 ettari di territorio coltivati a biologico, il 25% della superficie protetta da parchi, 734 agriturismi.

Una mappa delle qualità agroambientali che rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo della Campania e che - continua la Coldiretti - non può essere ignorata nella scelta dei siti più adatti allo smaltimento. E’ necessario - sostiene la Coldiretti - rimuovere al più presto la spazzatura dalle strade delle città, ma anche proteggere le campagne intervenendo in modo strutturale con un piano di bonifica e riqualificazione del territorio e del paesaggio messo a rischio dalla cattiva gestione ambientale, secondo la petizione firmata da centomila cittadini campani su iniziativa di venti associazioni ambientaliste, dei consumatori e della società civile con il coordinamento della Coldiretti.


I primati dell’agroalimentare “made in Campania” a rischio

135.000 imprese agricole

14 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta (Dop/Igp)

29 vini Docg, Doc, Igt

329 prodotti tradizionali censiti dalla Regione

13 città del biologico

40 città del vino

30 città dell’olio

4 città del pane

16.000 ettari superficie destinata a biologico

25% del territorio superficie parchi ed aree protette

734 - agriturismi


Fonte: elaborazioni Coldiretti

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