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VACANZE 2008: TRE ITALIANI SU QUATTRO FANNO ROTTA SUL “MADE IN ITALY”

Nonostante il caro prezzi, la metà degli italiani non rinuncia alle vacanze, ma cambia le rotte con una netta preferenza per le destinazioni “made in Italy” che vengono scelte da ben tre connazionali in ferie su quattro. Lo stima la Coldiretti nel sottolineare che se stentano le mete tradizionali di spiagge, montagna e città d’arte, si registra una crescita delle presenze nei parchi, nelle campagne e nei cosiddetti centri “minori” dove si riesce meglio a conciliare risparmio e qualità del soggiorno, anche grazie all’offerta a tavola.

“Se l’estate 2008 segna una netta ripresa delle tradizionali grigliate all’aria aperta con una stima di oltre 24 milioni di fuochi accesi, a registrare una tendenza positiva sono anche - sottolinea la Coldiretti - gli acquisti fatti lungo le strade, nei chioschi o direttamente nelle aziende agricole con un menu da consumare al “sacco” in alternativa ai tradizionali ristoranti”.
“E se i 18.000 agriturismi presenti lungo tutta la penisola sono i luoghi ideali dove riscoprire i sapori delle tradizioni, in Italia sono “aperti al pubblico” ben 57.530 frantoi, cantine, malghe e cascine dove è possibile comperare direttamente, secondo il rapporto dell’Osservatorio sulla vendita diretta delle aziende agricole promosso da Coldiretti. Se il fatturato ha raggiunto il valore di 2,5 miliardi di euro, i prodotti maggiormente venduti sono nell’ordine - continua la Coldiretti - la frutta e verdura, il vino, l’olio, i formaggi, le carni e i salumi e il miele. Sul portale www.campagnamica.it, c’è il motore di ricerca per programmare la vacanza in agriturismo, ma anche per fare la spesa in “fattorie e cantine”.

L’enogastronomia locale rappresenta il vero motore della vacanza “made in Italy” che può contare in Italia su un paniere di prodotti che ha superato i 20 miliardi di euro in valore e che ha conseguito primati mondiali nei vini, nei prodotti a denominazione di origine, nel biologico e nelle specialità tradizionali. La vacanza “made in Italy” nel piatto è l’unica nel mondo a poter offrire 171 prodotti a denominazione di origine protetta (Dop/Igp), 469 vini a denominazione Doc/Docg/Igt che vengono valorizzati nell’estate nelle città del vino (546 comuni), dell’olio (284), del biologico (60) e del pane (42) o lungo le 135 strade del vino e dei sapori che percorrono praticamente tutto lo Stivale.

Ma la domanda turistica nei centri minori - precisa la Coldiretti - contribuisce anche a riscoprire ed a salvare dall’estinzione specialità alimentari ottenute con metodi tradizionali che si tramandano da decine di anni in molte aziende agricole. Nel 2008 - riferisce la Coldiretti - hanno toccato la vetta di 4396 (più che raddoppiati sul 2000) i prodotti agroalimentari italiani ottenuti secondo regole tradizionali antiche tramandate nel tempo che, “salvati dall’estinzione”, sono disponibili come souvenir o per allietare le tavole dei turisti durante le vacanze. Un patrimonio che dall’estate 2008, grazie anche all’azione della Coldiretti, è stato dichiarato per decreto come espressione del patrimonio culturale italiano. Dai fagioli zolfini toscani al formaggio puzzone di Moena del Trentino, dai lampascioni sott’olio pugliesi al pane carasau della Sardegna, dalla grappa veneta alla porchetta di Ariccia nel Lazio, l’elenco riguarda una vasta gamma di prodotti che divengono anche apprezzati souvenir delle vacanze.

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