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PREZZI: DA “FEDERALISMO A TAVOLA” RISPARMI FINO A 5 MILIARDI DI EURO. SI ARRIVA A SPENDERE DI PIU’ PER I TRASPORTI CHE PER I CIBI IN SÉ: COSI’ COLDIRETTI

Un risparmio fino a 5 miliardi di euro potrebbe essere ottenuto dal dimezzamento dei trasporti dei prodotti alimentari attraverso una maggiore presenza di prodotti locali sugli scaffali, nella ristorazione e nelle mense con l’adozione di provvedimenti a costo zero ispirati al “federalismo a tavola”. Lo afferma la Coldiretti nell’Assemblea Nazionale dei piccoli comuni dell’Anci “Piccolo è Grande”, con il Ministro degli Interni Roberto Maroni, a Mogliano Veneto (Treviso) dove è stato offerto un menu a base di piatti a “chilometri zero”.

Una occasione, per i rappresentanti dei 5.800 piccoli comuni italiani (il 72% del totale), per verificare direttamente a tavola che è possibile consumare prodotti del territorio senza rinunciare alla qualità con benefici per l’ambiente e opportunità di sviluppo dell’economia locale.

In Italia - sottolinea la Coldiretti - l’86% delle merci viaggia su strada ed è stato stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri su camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla tavola e spesso ci vogliono più calorie in termini energetici per portare gli alimenti al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali.

A livello territoriale la Coldiretti ha promosso il progetto a “chilometri zero” per favorire il consumo di prodotti locali e di stagione che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi di trasporto inquinanti prima di giungere sulle tavole. L’obiettivo è quello di aprire un mercato degli agricoltori, i cosiddetti “farmers market” in ogni città, al pari di quanto è avvenuto in altri paesi come gli Stati Uniti.

E dal Veneto alla Calabria le amministrazioni regionali si sono attivate con l’approvazione, nell’estate 2008, di leggi di iniziativa popolare volute dalla Coldiretti a favore dei cibi a “chilometri zero”, che sanciscono la preferenza ai prodotti locali in mense, ristoranti e grande distribuzione per combattere i rincari dovuti all’aumento del costo dei trasporti e l’impatto sul clima provocato dall’inquinamento con l’emissione di gas serra dei mezzi di trasporto. Le suddette leggi di iniziativa popolare, giunte ad approvazione in Veneto e Calabria, promosse dalla Coldiretti anche nelle altre Regioni, hanno incontrato il sostegno dei cittadini e prevedono, tra l’altro, la valorizzazione del patrimonio agroalimentare regionale nei pasti di scuole elementari, istituti scolastici superiori, università, ospedali e caserme ma anche la creazione di spazi per la vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e l’obbligo dei controlli sull'etichettatura per difendere le tipicità e combattere i falsi.

Nei piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti vivono attualmente oltre 10 milioni di italiani e grazie all’agricoltura si “coltiva” oltre la metà della produzione agroalimentare nazionale che ha reso celebre il “made in Italy” nel mondo; per questo sostenere il progetto a “chilometri zero” della Coldiretti significa anche valorizzare il patrimonio enogastronomico locale: nel territorio di 3 piccoli comuni su 4 sono presenti allevamenti destinati a produrre formaggi o salumi italiani a denominazione di origine (Dop), mentre nel 60% dei piccoli comuni si trovano gli uliveti dai quali si ottengono i 38 oli italiani a denominazione di origine.

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