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MADE IN ITALY: COLDIRETTI, NEL 2008 STABILE LA PRODUZIONE AGRICOLA

La produzione agricola italiana rimane sostanzialmente stabile in quantità con un leggero aumento dello 0,6% che è il risultato di una crescita dell’1,3% nelle coltivazioni vegetali e un calo dello 0,5% della produzione negli allevamenti: emerge da un’analisi della Coldiretti, sulla base delle stime Ismea, l’11 novembre, giorno di San Martino e tradizionale tempo di bilanci e prospettive future per le imprese agricole.

La situazione attuale fa prevedere - sottolinea la Coldiretti - un leggero aumento del valore aggiunto agricolo (+1,2%) che consolida il primato nazionale nell’Unione Europea mentre si registra una riduzione nelle unità di lavoro agricole del 2,1%. Sul piano produttivo si è verificato un aumento quantitativo per i cereali (+12%), olio (+10%), vino (+7%) e patate e ortaggi (+2,8%) mentre calano frutta e agrumi (-6,4%) e le coltivazioni industriali (-18,7%); per gli allevamenti crescono le quantità per pollame (+7,3%) e maiali (+1,1%) e diminuiscono bovini (-2,8%) e consegne di latte (-1%).

Per quanto riguarda i prezzi alla produzione ad ottobre 2008 sul 2007 segnano una forte riduzione sia i cereali (-33,3%), sia le quotazioni di vini e oli di oliva che su base annua hanno registrato, rispettivamente, riduzioni del 12% e del 13,5%; per gli ortaggi si calcola in media, sullo stesso periodo 2007, una contrazione dei prezzi del 4,2%, mentre le colture industriali registrano una flessione dell’8,9% e si rilevano aumenti rispetto ad ottobre 2007 solo per la frutta (+6,8%); tra i prodotti zootecnici registrano una flessione i prezzi alla produzione del pollame (-9,4%), del bestiame ovicaprino (-5,5%) e dei lattiero-caseari (-6,3%), mentre aumentano, dopo avere registrato un vero tracollo, i maiali (+35,6%).

Particolarmente preoccupante - continua la Coldiretti - è la crescita dei costi di produzione stimata su base annuale pari al 9% con rincari record per i concimi (+ 43,3%), mangimi (+15,5%) e prodotti energetici (+10,4%).

“Nell’annata - precisa la Coldiretti - è cresciuto da 163 a 174 il paniere dei prodotti nazionali riconosciuti e l’Italia ha mantenuto il primato Europeo, mentre si stima un aumento del numero di agriturismi, che raggiungono quota 18.000 per un fatturato che ha superato 1 miliardo di Euro. Il numero di imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio è pari a 900.000 con l’agricoltura rappresenta il 15% del totale delle imprese italiane”.
La spesa alimentare è la seconda voce dopo l’abitazione e assorbe il 19% della spesa mensile totale delle famiglie, per un valore di 466 euro al mese destinati nell’ordine principalmente all'acquisto di carne per 107 euro, di frutta e ortaggi per 84 euro, di pane e pasta per 79 euro e di latte, uova e formaggi per 62 euro, pesce per 42 euro, zucchero, dolci e caffè per 32 euro, bevande per 42 euro e 18 euro per oli e grassi.

Se nel 2008 sono complessivamente rimaste stagnanti le quantità acquistate (+0,3%), si sono verificate - sottolinea la Coldiretti - variazioni nella composizione della spesa: si sono ridotti i consumi di pane carne bovina (- 0,5%), olio di oliva (-0,3%) e vino e spumante (-1,8%) mentre aumentano quelli di cereali (+0,2%), carne avicola (+3,2%), latte e derivati (+0,6%), frutta e agrumi (+1,2%) e carne suina e salumi (+2,3%).

Secondo l’indagine Coldiretti/Swg, nel 2008, cresce dell’8% la percentuale dei cittadini che acquista regolarmente prodotti a denominazione di origine (sono il 28%) e del 23% la percentuale di quelli che comperano cibi biologici, i quali però interessano una fetta più ridotta della popolazione (il 16%) anche se l’Italia mantiene la leadership europea nella produzione con oltre un milione di ettari coltivati.

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