“IL G8 DEI GRANDI CHEF”: A MILANO, DAL 1 AL 4 FEBBRAIO, E’ DI SCENA L’EDIZIONE N. 5 DI “IDENTITA’ GOLOSE”, IL CONGRESSO ITALIANO DEDICATO ALLA CUCINA D’AUTORE

Cosa c’è di più multietnico del cibo? Un elemento che oltrepassa ogni confine, incrociando linguaggi e culture, punto di arrivo e base di partenza per nuove sperimentazioni, oltre che territorio privilegiato per la ricerca e l’innovazione. Per fare un confronto sullo “stato dell’arte” della cucina, della pasticceria e della gelateria d’eccellenza, centinaia di chef, tra i più grandi d’Europa e del mondo, si incontreranno, in un summit internazionale, a Milano, dal 1 al 4 febbraio, per l’edizione n. 5 di “Identità Golose”, il Congresso Italiano della Cucina d’Autore (info: www.identitagolose.it).
La grande adunata dell’alta cucina - ideata dal giornalista Paolo Marchi - sarà caratterizzata da quattro giornate “a tutta gola”, alle quali parteciperanno alcuni dei più acclamati “geni” culinari del pianeta e una “pioggia” di giovani stelle: da Enrico Bartolini, chef emergente e patron del ristorante Le Robinie di Montescano (Pavia), a Francesco Sposito, ventiseienne ai fornelli della Taverna Estia a Brusciano (Napoli), dallo chef precursore della sperimentazione Igles Corelli, autentico “genio” del Trigabolo, per anni considerato il più innovativo ristorante italiano, e oggi alla guida della Locanda della Tamerice a Ostellato (Ferrara), agli ospiti internazionali come il basco Josean Martinez Alija, del ristorante Guggenheim dell’omonimo museo d’arte contemporanea di Bilbao, il francese Pascal Barbot dell’Astrance di Parigi, René Redzepi, titolare del Noma di Copenhagen, lo chef dell’Autre Piede di Londra Marcus Eaves, fino al più grande giovane talento della storia d’Italia, Massimiliano Alajmo del ristorante Le Calandre di Rubano (Padova).
Carlo Cracco, vicentino, ma meneghino d’adozione, aprirà la giornata che vedrà protagonista Davide Oldani, patron del D’O di Cornaredo, che dedicherà un’intera lezione alla milanesità a tavola. E poi ancora tanti protagonisti di primo piano della scena gastronomica nazionale: Mauro Uliassi, Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Paolo Lopriore e Niko Romito.
La grande attesa per Ferran Adrià, chef di culto che da sempre divide critica e appassionati. Il grande cuoco catalano non sarà l’unica stella iberica: sempre dalla Spagna arriveranno Juan Mari Arzak e la figlia Elena del ristorante Arzak di San Sebastian, ospiti d’onore di un incontro intitolato “La cucina d’autore basca tra eccellenza e innovazione”.
Un terzetto d’eccezione sarà poi quello rappresentato da Joan, Jordi e Josep Roca, i fratelli titolari del Celler de Can Roca di Girona, il celebre ristorante che ha fatto dell’antica città spagnola una meta di pellegrinaggio gastronomico. Sarà poi la volta degli chef ambasciatori delle Marche, regione ospite dell’evento: attesi Moreno Cedroni della Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona), Lucio Pompili del ristorante Symposium di Cartoceto (Pesaro-Urbino), Carmine Calò del Cantuccio di Ascoli Piceno, Riccardo Agostini del Piastrino di Pennabilli (Pesaro-Urbino), Michele Biagiola dell’Enoteca le Case di Macerata e Aurelio Damiani del Damiani e Rossi di Porto S. Giorgio (Ascoli Piceno).
Nutrita la rappresentanza d’Oltralpe - la Francia è la nazione ospite di “Identità Golose” 2009 - a cominciare da un francese che lavora in Lombardia, Philippe Léveillé, patron del ristorante Miramonti l’Altro a Concesio (Brescia), per non parlare del “sommo” Jean-François Piège, considerato il più innovativo fra gli chef della scuola francese contemporanea, alla testa di una brigata di 70 fra cuochi e pasticcieri al ristorante Les Ambassadeurs dell’Hôtel de Crillon di Parigi, fra i più esclusivi della capitale. Con loro vi saranno anche Emmanuel Renaut del Flocons de Sel di Megeve, William Ledeuil del Ze Kitchen Galerie di Parigi, Inaki Aizpitarte del Châteaubriand di Parigi e Alain Chartier del Guerlais Chartier di Vannes.
Ma le dolci sorprese non finiscono qui: quattro protagonisti d’eccezione di tre Paesi diversi, concluderanno l’evento, a iniziare dal francese Pierre Hermé, figura che da anni lascia impronte indelebili nella storia della pasticceria internazionale, Oriol Balaguer, “profeta” della pasticceria tecno-emozionale, Loretta Fanella, “pura intensità e poesia”, e Corrado Assenza, pasticciere in quel di Noto al Caffè Sicilia, cultore di marmellate, granite e gelati di antica memoria, ma anche autodidatta di genio, capofila della creatività meridionale, in bilico fra dolce e salato.
La ciliegina sulla torta di “Identità Golose”? Anche quest’anno il mondo del dessert sarà esplorato attraverso le performance di alcuni fra i più stellari chef pâtissier: i maestri dell’Ecole du Grand Chocolat Valrhona saranno affiancati da alcuni colleghi che lavorano per le più esclusive insegne dell’hotellerie parigina, come Camille Lesecq, chef pâtissier al ristorante Le Meurice dell’Hotel Le Meurice, Jean-Marie Hiblot, chef pâtissier al ristorante Alain Ducasse dell’Hotel Plaza Athénée e Jérôme Chaucesse, chef pâtissier al ristorante Les Ambassadeurs dell’Hôtel de Crillon.
Nel ricco calendario di appuntamenti sono previsti anche laboratori e occasioni di approfondimento: dagli incontri dal tema “Verde, verdure e alghe” a quelli dedicati ad una spezia preziosa come lo zafferano, raccontata da chef, esperti, distillatori e pasticcieri; da una giornata per il dessert, nella ristorazione e con un occhio di riguardo alle declinazioni del cioccolato, fino alle lezioni degli esperti su gelato, dolce e salato, con l’intervento a sorpresa di affinatori di formaggio e... macellai!
Parte ancor più attiva della “maratona golosa” avranno il Consorzio del Grana Padano, Acqua Panna - S.Pellegrino, Birra Moretti e Lavazza - sponsor dell’edizione 2009 - con la presentazione di originali iniziative che coinvolgeranno la stampa, i cuochi e i congressisti. Il congresso proporrà, infine, un itinerario particolarmente ricco, grazie alla partecipazione di una selezione fra le più interessanti e innovative realtà del mondo del food, delle bevande, delle attrezzature e dell’editoria per la ristorazione di qualità.