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CRISI: NEL 2009 ALIMENTARE CRESCE IN CONTROTENDENZA. LO AFFERMA LA COLDIRETTI COMMENTANDO LE PREVISIONI DI CONFINDUSTRIA SULLA BASE DELL’INDAGINE UNIONCAMERE MEDIOBANCA SULLE MEDIE IMPRESE

E’ incoraggiante che, per il 2009, 8 imprese alimentari su 10 prevedano il mantenimento o la crescita del fatturato e delle esportazioni, in netta controtendenza con il calo del prodotto interno lordo stimato. Lo afferma la Coldiretti nel commentare le previsioni del Centro Studi di Confindustria sulla base dell’Indagine Unioncamere Mediobanca sulle medie imprese.

Secondo l’indagine, tra le imprese alimentari ben il 79% prevede per l’anno in corso un fatturato uguale o in crescita, mentre l’83% ritiene che gli ordini dall’estero siano in aumento o stabili. Per la Coldiretti, si tratta della conferma del ruolo centrale che può assumere l’agroalimentare in tempi di crisi, ma occorre superare le distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola che colpiscono i redditi delle imprese e dei consumatori.

Nel 2009, ricorda l’organizzazione, si è ridotto del 25% il deficit commerciale nell’agroalimentare che è il settore che sembra resistere maggiormente all’impatto della crisi sugli scambi internazionali. A gennaio si è ridotta la dipendenza dell’Italia dall’estero per l’alimentazione con un drastico calo delle importazioni, che è stato pari 23,3% per i prodotti agricoli e del 6,4% per quelli alimentari. Più contenuta, anche rispetto a tutti gli altri settori produttivi, è stata invece la flessione delle esportazioni, che si sono ridotte del 10,4% per i prodotti agricoli e del 5,3% per quelli alimentari, rispetto al totale in calo del 25,8%.

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