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44 MILIARDI DI DOLLARI ALL’ANNO IN AGRICOLTURA PER SCONFIGGERE LA FAME: ECCO LA RICETTA DEL DIRETTORE GENERALE DELLA FAO JAQUES DIOUF

Spendere il 17% degli aiuti allo sviluppo, ovvero 44 miliardi di dollari all’anno da investire in agricoltura per sconfiggere la fame nel mondo. Lo chiede la Fao, sottolineando che un’azione simile negli anni 80 del secolo scorso consenti all’India e all’America Latina di risollevarsi dalla crisi alimentare. Oggi la percentuale degli aiuti investita in agricoltura si ferma al 5%. A dover essere sostenuti, secondo la Fao, sarebbero soprattutto i piccoli agricoltori, che rappresentano 2 miliardi di persone. La richiesta arriva direttamente dal direttore generale della Fao, Jacques Diouf, quando mancano quattro giorni al vertice mondiale sulla sicurezza alimentare di Roma, al via il 16 novembre.

“Sconfiggere la fame non è un’utopia, non è un sogno - ha detto Diouf - perché è già successo in passato. Ma pensare di sradicarla in questi tempi di crisi economica senza un rilancio concreto del settore agricolo e rurale è impensabile”. E sarebbero proprio i piccoli contadini “il veicolo per eliminare la fame e scongiurare la tragica prospettiva di disperazione, morte e malattie che si profila qualora la nostra battaglia fallisse”.

Diouf ha lanciato un appello ai Capi di Stato e di Governo e ai loro rappresentanti che convoglieranno al vertice di Roma, affinché “si rendano conto che è venuto il momento di un’azione immediata e decisiva per porre il tema della lotta contro la fame tra le priorità dell’agenda politica globale”.

“Perché - ha insistito Diouf - oggi nel mondo ci sono oltre un miliardo di affamati e la fame genera rabbia, che è potenziale fonte di conflitti. Ne sono dimostrazione i tumulti scoppiati di recente in 22 Paesi in via di Sviluppo a causa dell’impennata del costo delle derrate alimentari. Per non parlare dell’immigrazione forzata, che oggi tanto preoccupa i Paesi ricchi”.

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