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IL “MADE IN ITALY”? PER IL 47% DEGLI ITALIANI, UN ALIMENTO REALIZZATO CON PRODOTTI COLTIVATI O ALLEVATI INTERAMENTE IN ITALIA VALGA ALMENO IL 30% IN PIU’: EMERGE DALLA PRIMA INDAGINE SUL VALORE AGGIUNTO DEL MADE IN ITALY, REALIZZATA DA COLDIRETTI-SWG

Quasi la metà degli italiani (47%) ritiene che un alimento realizzato con prodotti coltivati o allevati interamente in Italia valga almeno il 30% in più: emerge dalla prima indagine sul valore aggiunto del made in Italy realizzata da Coldiretti/Swg, secondo la quale il valore superiore attribuito dagli italiani al made in Italy alimentare è “eccezionale”, con il 27% che ritiene valga almeno il doppio e il 20% un terzo in più. La superiorità del made in Italy alimentare è attribuita, nell’ordine, al rispetto di leggi più severe, alla bontà e freschezza e alla garanzia di maggiori controlli. L’attenzione all’origine del prodotto è evidenziata dal fatto che il 97% degli italiani ritiene che dovrebbe essere sempre indicato il luogo di allevamento o coltivazione dei prodotti contenuti negli alimenti.

Stando ai dati dell’indagine Coldiretti/Swg, la fiducia degli italiani nel made in Italy rispetto ai prodotti stranieri è massima per l’alimentazione (92%) e i prodotti italiani sono giudicati di gran lunga superiori rispetto a quelli provenienti dai diversi paesi esteri. Da rilevare che più di otto italiani su dieci (84%) sono d’accordo sul fatto che, per rilanciare l’economia, oggi sia necessario comperare prodotti fatti interamente in Italia.

“Mettere in trasparenza la provenienza di quanto portiamo in tavola non solo aumenta il potere contrattuale delle imprese agricole, ma protegge dalle psicosi nei consumi provocate anche da emergenze in paesi lontani e fornisce un servizio essenziale ai cittadini consumatori poiché favorisce i controlli e consente di fare scelte di acquisto consapevoli” afferma il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che si tratta di “una battaglia che finalmente è oggi condivisa dalle Istituzioni ed è quindi più che mai necessario riaffermare e sostenere il percorso iniziato per far uscire dall’anonimato oltre la metà della spesa alimentare degli italiani per la quale non è ancora obbligatorio indicare la provenienza”.

Secondo il presidente della Coldiretti, si tratta di un riconoscimento dell’impegno degli imprenditori italiani nel garantire la leadership qualitativa nella produzione agricola. Le produzioni italiane hanno poi il primato della sanità e della sicurezza alimentare, con un record del 99% di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. Nel nostro Paese si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell’Unione superando il milione di ettari.

L’agricoltura italiana vanta, inoltre, la leadership nei prodotti tipici con 185 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall’Unione Europea, senza contare le 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni. Ma il made in Italy a tavola è anche l’emblema nel mondo della dieta mediterranea, modello nutrizionale ormai universalmente riconosciuto fondamentale ai fini del mantenimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali, freschi di cui l’Italia è particolarmente ricca.

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