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NASCE L’“ORTO DI PROSSIMITA’ DELLO CHEF”, PER CERCARE UN FILO DIRETTO CON I GIOVANI AGRICOLTORI DELLA PROPRIA ZONA: E’ L’INIZIATIVA DELLA CIA - CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI E DEI JEUNES RESTAURATEUR D’EUROPE DEDICATA ALLE NUOVE GENERAZIONI

Un patto tra giovani per offrire e garantire a tavola tipicità, qualità e freschezza: è così che nasce l’“orto di prossimità” attraverso il quale gni giovane ristoratore avrà la possibilità di aprire un filo diretto con uno o più giovani agricoltori della sua zona, i quali ne raccoglieranno le richieste attivando o incrementando la produzione agricola desiderata. E così anche gli chef avranno un orto a loro disposizione dove far seminare e raccogliere prodotti con i quali elaborare il menù quotidiano da presentare ai clienti del ristorante. Un esempio di filiera “ultra-corta” per assicurare un cibo veramente genuino. Il tutto racchiuso in un nuovo concetto: il “contatto con il contado”. E’ questo il frutto di un’intesa sottoscritta dai Jeunes Restaurateur d’Europe (Jre), sezione Italia, e dall’Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli della Cia - Confederazione italiana agricoltori.

In pratica, gli “orto di prossimità” sono orti vicini al ristorante, in cui lo chef può collaborare con l’agricoltore per ottimizzare la parte di raccolto agricolo destinata ad essere rielaborata nei piatti, e per dare un senso concreto ad una ristorazione diversa e sostenibile. E proprio in quest’ambito che si articola e sviluppa l’intesa tra Agia e Jre “per assicurare produzioni fresche e locali e prezzi promozionali, dei quali beneficeranno i consumatori nella scelta del menù nel ristorante”.

L’intesa prevede, inoltre, il coordinamento e la promozione di iniziative gastronomiche di qualità in ristoranti associati Jre, realizzate mediante l’elaborazione dei prodotti del territorio di riferimento forniti dalle aziende socie dell’Agia. Nel protocollo di collaborazione si rimarca anche la promozione, attraverso adeguati mezzi di comunicazione, della conoscenza presso i consumatori delle procedure di realizzazione delle ricette elaborate dagli chef e ottenute con i prodotti degli associati Agia, anche con visite nelle aziende agricole e i ristoranti del circuito Jre.

Inoltre, nell’accordo è prevista l’organizzazione di corsi di alta cucina e di educazione gastronomica, tenuti dagli associati Jre con prodotti forniti dalle aziende Agia, in modo da poter partire dal prodotto per arrivare alla ricetta e dimostrare che la qualità della materia prima, associata alla corretta elaborazione, è essenziale nella preparazione di piatti di qualità. Un accordo, quindi, che, secondo i promotori, “dimostra chiaramente come la qualità e la genuinità dei cibi si possono ottenere con uno stretto rapporto tra la cucina e l’agricoltura, tra la fantasia e la creatività degli chef e la sapiente mano dell’ agricoltore che garantisce una materia prima sicura e tipica”.

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