LA VACANZA ESTIVA PUNTA SEMPRE PIÙ SU AGRITURISMI DI ALTO LIVELLO, NATURA E BUONA TAVOLA. LO DICE AGRITURIST

La vacanza estiva diventa sempre più agricola e punta su agriturismi e strutture ricettive nel verde ma di livello medio-alto: ecco il sentiment dell’estate 2010 dell’indagine di Agriturist (Confagricoltura). Con i turisti alla caccia di vacanze più brevi ed economiche, la vacanza in fattoria è una delle mete preferite anche sotto il solleone. E se l’aspetto economico rimane il primo motivo di scelta degli agriturismi, al secondo posto si consolida, con un +18% sul 2009, la richiesta di “vacanze a cavallo”, una proposta tipicamente agrituristica che comporta una spesa, da aggiungere all’alloggio e alla ristorazione, non irrilevante.

È il segno - secondo Agriturist - che pur essendo diffusa e pressante la necessità di contenere le spese, i servizi peculiari dell’agriturismo restano un solido punto di forza nell’orientare gli ospiti. Al terzo posto, in crescendo (+25% sul 2009), la richiesta di agriturismi vicino al mare che, almeno in alcuni casi, può mettersi in relazione con l’obiettivo di spendere meno evitando il soggiorno nelle più costose località balneari. Ma la tendenza a “variare” con la combinazione mare-campagna evidenzia anche l’obiettivo di concentrare, nei pochi giorni disponibili, la soddisfazione di esigenze diverse, prima fra tutte il relax. Ed è proprio la domanda di relax a spiegare il quarto posto (ma a -7% sul 2009) alle aziende agricole che offrono la piscina: in questo caso il desiderio prevalente è quello di mettere a riposo l’automobile e trascorrere la maggior parte del proprio tempo sul posto fra riposo, fresco, verde, e buona tavola.

Interessante la crescita delle richieste per agriturismi di alto livello (quasi raddoppiata sul 2009) che conferma la tendenza del segmento medio-alto della domanda turistica a non considerare più l’agriturismo una soluzione “modesta” per comfort e a varietà di servizi. Una scelta che evidenzia anche una diversa concezione della qualità della vacanza, che esalta i valori “ambientali” dando minor peso ai valori “strutturali” della sede di accoglienza.