L’enorme varietà di vitigni autoctoni è una delle grandi risorse del vino italiano. Ma i mercati cosa pensano? Quello americano, fondamentale per l’export delle cantine italiane, non sembra poi molto d’accordo. Secondo l’Italian Wine & Food Istitute di Lucio Caputo, il vino più richiesto in Usa (le cifre di marzo 2010) è stato lo Chardonnay, che ha fruttato 1,9 miliardi di dollari, seguito dal Cabernet Sauvignon (1,9 miliardi), e dal Merlot (927 milioni di dollari). Primo degli “italiani” figura il Chianti (che però è un uvaggio a base Sangiovese), con 127 milioni di dollari, e poi il Sangiovese tout court, con 18 milioni.
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