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TRA I GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI D’EUROPA SPOPOLA “EYE”, L’“ERASMUS” DELL’UE PER FAR ESPERIENZA ALL’ESTERO O OSPITARE UN “COLLEGA” NELLA PROPRIA AZIENDA. CIA: “PREDILETTE LE CANTINE DEL BELPAESE, MENTRE GLI ITALIANI SCELGONO IL NORD EUROPA”

Tra i giovani imprenditori agricoli d’Europa spopola l’“Eye”, ovvero l’Erasmus ad hoc per i ragazzi che lavorano nel mondo dell’agricoltura, voluto dall’ Unione Europea, e che prevede un soggiorno da 1 a 6 mesi in un’azienda agricola europea, oppure di ospitare, nella propria, qualche giovane imprenditore straniero. “Il progetto - sottolinea la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori - sta avendo un grande successo anche grazie al passaparola e ai social network”. E se le cantine del Belapese sono le mete “predilette” dai ragazzi stranieri, gli italiani scelgono soprattutto il Nord Europa.
Per la Cia, infatti, “si tratta di una formula ben riuscita, finalizzata a creare relazioni costruttive tra centinaia di giovani imprenditori europei”. In particolare “Eye” si rivolge ai giovani imprenditori (ovvero ad imprenditori in essere da meno di 3 anni) e ai nuovi imprenditori (quindi coloro che aspirano a diventarlo), ma non solo: al programma possono partecipare anche le imprese avviate e con esperienza, che scelgono di partecipare in qualità di aziende ospitanti. Il progetto offre così la possibilità ai giovani e nuovi imprenditori di trascorrere un periodo di lavoro, presso un’azienda di successo, in uno dei 27 Paesi dell’Unione Europea, inclusi i nuovi Stati membri.
“Le aziende del comparto vitivinicolo italiano - prosegue la Cia - sono in testa alle liste di preferenza degli stranieri, ma vanno molto forte anche gli agriturismi e le aziende multifunzionali. I giovani sono attratti dalla curiosità di scoprire le alchimie che portano al successo del made in Italy rurale. Gli italiani, invece, scelgono prevalentemente di essere ospitati in aziende del Nord Europa, ma l’Est sta diventando un orizzonte “appetitoso”, in particolare per attivare sinergie per nuovi business nel settore zootecnico e del “turismo verde”. Come organizzazione agricola - spiega la Cia - monitoriamo costantemente questo progetto, perché è una grande e costruttiva opportunità che ci permette di analizzare le aspettative e le tendenze dei giovani imprenditori. Non ci limitiamo a questo: suggeriamo le mete degli scambi, con criteri precisi e utili”.
E, secondo la Cia, altro aspetto da non “snobbare” è quello legato al portafoglio: “difficilmente i giovani riescono a fare esperienze del genere a “costo zero”: con questo Erasmus, invece, questo avviene. La Commissione Europea ha infatti stanziato delle borse di studio per supportare economicamente gli imprenditori in partenza durante il periodo di permanenza nell’azienda del Paese prescelto. Il programma - conclude la Cia - viene curato dal nostro ufficio di Rappresentanza a Bruxelles.
Scrivendo all’indirizzo cia.bxl@skynet.be è possibile ricevere supporto e maggiori informazioni sull’iniziativa, mentre per partecipare occorre iscriversi on-line al sito www.erasmus-entrepreneurs.eu. Sono ancora disponibili borse di studio per imprenditori che intendano trascorrere un periodo all’estero ed intendano farlo entro giugno 2011.

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