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COLDIRETTI: “BENE I NAS SUL POMODORO”. - 10% PRODUZIONE” … FOCUS - NASCE UN “TAVOLO DI FILIERA” PER IL POMODORO AL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE

Le frodi e le troppe furbizie mettono a rischio il futuro di un settore simbolo del Made in Italy come le conserve di pomodoro con operatori senza scrupoli che non rispettano i contratti e sottopagano, su valori insostenibili per gli agricoltori, la produzione nazionale che quest’anno è stimata in calo del 10% e di buona qualità. Lo afferma la Coldiretti nel commentare positivamente il sequestro di 200.000 bottiglie di conserva di pomodoro pericolosa, da parte dei carabinieri del Nas di Salerno.
Un’iniziativa - sostiene la Coldiretti - a tutela della produzione nazionale di qualità che offre reddito e occupazione per ottomila aziende italiane che su 85.000 ettari di terreno coltivano pomodoro da destinare alle 173 industrie nazionali dove trovano lavoro 20.000 persone. Nelle campagne - denuncia la Coldiretti - si segnalano ritardi nel ritiro dei prodotti, clausole vessatorie e mancato rispetto delle regole contrattuali che stanno provocando incertezza e danni ai produttori agricoli, nonostante una annata caratterizzata da una produzione con ottime caratteristiche qualitative.
La mancanza dell’obbligo di indicare in etichetta per tutti i derivati del pomodoro la reale origine del prodotto consente di sottopagare il prodotto nazionale agli agricoltori (ben al di sotto dei 72 euro a tonnellata previsto dai contratti) e di spacciare come made in Italy ai consumatori il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina le cui importazioni sono praticamente quadruplicate (+272%) in Italia negli ultimi dieci anni, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei primi cinque mesi del 2010. Il quantitativo che sbarca in Italia dalla Cina dovrebbe superare a fine anno i 100 milioni di chili e corrisponde - precisa la Coldiretti - a quasi il 15% della produzione di pomodoro fresco italiana destinato alla trasformazione realizzata in Italia. Dalle navi sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato da rilavorare e confezionare come italiano.
Il pomodoro - riferisce la Coldiretti - è il condimento maggiormente acquistato dagli italiani che si stima consumano in famiglia 550 milioni di chili di pomodori in scatola o in bottiglia. Ogni famiglia durante l’anno acquista almeno 31 kg di pomodori trasformati e, a essere preferiti, sono stati nell’ordine i pelati (12 kg), le passate (11 kg), le polpe o il pomodoro a pezzi (5 kg) e i concentrati e gli altri derivati (3 kg).
Nel 2009 la produzione globale di pomodori è stata di 5,73 miliardi di chili con la coltivazione dei pomodori che è divisa equamente in Italia tra il 50% del Nord e il 50% del Sud. In assoluto la parte del leone al Nord la fanno l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto e una parte del Piemonte. Al Sud invece, la produzione si concentra in Puglia, Basilicata e Campania. Poi ci sono anche Toscana e Lazio che hanno una quota rilevante di produzione. Passate, polpe, pelati e conserve che si ricavano dal pomodoro italiano valgono, secondo le stime di Coldiretti, 2 miliardi all’anno di valore in termini di vendite.

Focus - Tavolo di filiera per il pomodoro al Ministero delle Politiche Agricole
Tavolo di filiera sulla crisi del pomodoro al Ministero delle Politiche Agricole: “i trasformatori si sono impegnati ad onorare i contratti relativamente al prezzo e ai quantitativi pattuiti per conferimento alle aziende; il Ministero ha dato disponibilità a favorire un accordo per la prossima campagna che tenga conto delle mutate condizioni del comparto anche in considerazione del fatto che sono finiti gli aiuti comunitari accoppiati per il comparto. Inoltre, rispetto ai controlli sull’importazione di concentrato di pomodoro dalla Cina, la task force, di cui fanno parte l’Agenzia delle Dogane, il Corpo Forestale dello Stato e l’Ispettorato centrale della tutela qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, ha rinnovato il proprio impegno”.
Nella riunione è stata data notizia della richiesta del Ministro Giancarlo Galan di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri la questione delle problematiche del mercato del pomodoro, con particolare riferimento all’etichettatura del prodotto.
Il Ministero delle Politiche Agricole si è, inoltre, impegnato a vagliare l’ipotesi di derogare quanto prevede l’attuale normativa sulle rese nel caso in cui si rilevassero le condizioni di eccezionalità previste.

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