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IL FAGIOLO DI CUNEO VERSO l’IGP. LO COMUNICA IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANCARLO GALAN

“La pubblicazione europea della domanda di registrazione del Fagiolo di Cuneo Igp è l’ennesima dimostrazione della ricchezza del patrimonio di qualità agroalimentare del nostro Paese, capace di coniugare le sapienze e maestrie dei produttori ad una predisposizione naturale e fertile del suo territorio”. Con queste parole il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, ha commentato la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie C 252 del 18.9.2010 della domanda di registrazione della denominazione “Fagiolo di Cuneo”. Da questo momento la procedura comunitaria prevede sei mesi di tempo per permettere agli altri Stati Membri di presentare eventuali domande di opposizione. Trascorso questo periodo il Fagiolo di Cuneo sarà iscritto nel registro ufficiale europeo delle Dop e Igp.

Il Fagiolo di Cuneo presenta caratteristiche peculiari rispetto agli altri fagioli. Infatti ha un ottima consistenza della granella secca e del bacello allo stato ceroso. Nella granella secca si evidenzia un elevato contenuto in ferro e proteine che raggiungono, rispettivamente, valori compresi tra 80 e 105 ppm (parti per milione) per la varietà Billò e 65 e 75 ppm per il Corona e il Bianco di Bagnasco, e 23 e 30 (% di proteina sul secco) per tutte le tipologie. Il baccello allo stato ceroso si caratterizza invece per la marcata colorazione sia del baccello che della granella in esso contenuta.

Negli ultimi 50 anni la produzione di fagioli, sia per il consumo fresco che secco, ha subito uno sviluppo consistente per le buone produzioni, sia qualitative che quantitative, fornite dai genotipi utilizzati nell’area. Tutto ciò a dimostrazione dell’importanza della vocazionalità pedoclimatica dell’areale di Cuneo che presenta tutte le caratteristiche idonee per originare un prodotto diverso dagli altri.

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