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PER SFIDARE LA CRISI, LA PESCA DI SICILIA PUNTA SULL’ESTERO E SULL’AGGREGAZIONE: LO DICE GIANMARIA SPARMA, ASSESSORE AL TERRITORIO DELLA REGIONE SICILIANA. FOCUS: E IL MARE VA A SCUOLA ...

Le imprese ittiche siciliane sfidano la crisi puntando all’estero e all’aggregazione. In questo senso si sono mossi tanti progetti del Dipartimento Regionale della Pesca, diretto in passato da Gianmaria Sparma, oggi nominato assessore al territorio della Regione Siciliana nel quarto governo Lombardo. Sul fronte dell’internazionalizzazione, per esempio, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Istituto Commercio Estero (Ice) che ha dei moduli specifici per la pesca. “Abbiamo anche individuato fiere di settore molto specializzate che sono dei punti di riferimenti per la pesca nel mondo - spiega Sparma - partecipando ad eventi come quelli di Boston o di Bruxelles i nostri imprenditori hanno potuto stringere importanti rapporti, facendo conoscere la nostra qualità all’estero. Stando ai primi rapporti dell’Ice, le aziende siciliane hanno stipulato grossi contratti. Quindi, sulla base di questi dati, possiamo dire che i risultati sono stati ottimi”.
Un grande problema del comparto è la mancata aggregazione tra aziende che potrebbe consentire di chiudere tutta la filiera con notevoli risparmi per i produttori. “Le marinerie - prose Sparma - si sono rese conto che uno dei fattori per battere la crisi è mettere in sistema le aziende. A questo proposito, abbiamo avviato un progetto pilota come l’Op (Organizzazione produttori) di Trapani in in collaborazione con il Rina (Registro navale italiano). Il pescato dell’Op di Trapani sarà certificato dal Rina e avrà una tracciabilità ecocompatibile che è sinonimo di qualità nel rispetto dell’ambiente. In questo modo - aggiunge Sparma - abbiamo raggruppato in un’unica organizzazione un centinaio di pescherecci”.
Un “sogno nel cassetto” del Dipartimento, è la rinascita delle tonnare fisse. “Prima ce n’erano tantissime, come quelle di Bonagia, Favignana, Porto Palo - spiega Sparma - è compito della Regione stimolare le imprese affinché tornino le tonnare fisse che permettono una pesca più selettiva”. Sul fronte delle regole comunitarie, invece, il Dipartimento si sta impegnando per presentare all’Unione europea uno studio, con la collaborazione del Cnr e dell’Ispe, sulla pesca di calamaretti, cappuccetto e cicirello, le specie, cioé, quelle che non si possono più catturare con le maglie da 40 mm. “Possiamo dimostrare che - sottolinea Sparma - non si fa nessun danno all’ambiente perché queste specie sono già adulte quando vengono pescate. Speriamo che, anche grazie all’impegno dell’eurodeputato Antonello Antinoro, si possa mettere un addendum al regolamento che ne consenta la pesca in determinati periodi dell’anno”.
Un’altra battaglia sarà “combattuta” per il pesce spada, il cui divieto di pesca è attivo fino al 30 novembre. “E’ un’attività importantissima per le marinerie siciliane - conclude Sparma - oggi si parte con un blocco, ma si arriverà alle quote come con il tonno rosso. invito quindi i pescatori a far emergere le loro attività e a seguire con attenzione questa vicenda”.

Focus - Una campagna di sensibilizzazione sul pescato per le scuole di Sicilia
In contemporanea a Palermo, Catania e Messina, quattro scuole siciliane, da oggi al 5 novembre, saranno coinvolte nella campagna di sensibilizzazione “Alla scoperta del mondo della pesca e dei suoi prodotti” promossa dal Dipartimento regionale alla Pesca e condotta su iniziativa di Legacoop Pesca Sicilia (info: www.regionesicilia.it).
“Si tratterà di un periodo di educazione alimentare al consumo del pescato locale - spiega Giuseppe Gullo, presidente Legacoop Pesca Sicilia - in cui saranno coinvolti quattro tra istituti comprensivi e circoli didattici di Palermo, Catania e Messina, con attività in aula e in banchina, condotte con il supporto di biologi educatori e di materiale didattico innovativo, e con il coinvolgimento attivo dei pescatori, come maestri di saperi e tradizioni, ma anche di rispetto del mare e del mangiare sano”.
Il programma delle attività didattiche prevede quattro momenti: introduzione al mare e all’ambiente marino, focus sulla biologia e riconoscimento delle diverse specie ittiche del pescato siciliano, con attenzione a quelle meno conosciute, lezione in banchina con i pescatori, attività conclusiva in aula con “Carte di Mare”, gioco per conoscere la rete alimentare del mar mediterraneo, che ogni studente riceverà in omaggio.
Sono coinvolte classi della Scuola Primaria e di Prima Media, degli Istituti Comprensivi “Sferracavallo” di Palermo e “Francesco Petrarca” di Messina, dei Circoli Didattici “De Amicis” e “Sauro” di Catania. Collaborano le cooperative di pesca “Piccola Pesca Azzurra” di Catania, l’Associazione Pescatori di Santa Maria La Scala di Acireale, la cooperativa “Simone” di Messina, e , per l’attività di formazione, la cooperativa Krill di Palermo.

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