FINANZIARIA: DE PETRIS (SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’): “QUOTA RIDICOLA AD AGRICOLTURA (SOLO 0,17% DEL BILANCIO DELLO STATO), IL 73,5% DEL QUALE E’ BRUCIATO DALLE SPESE DI FUNZIONAMENTO DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE”

“I tagli di Tremonti e l’inerzia politica prima di Zaia e ora di Galan stanno assestando il colpo di grazia all’agricoltura, una risorsa strategica per il successo del made in italy nel mondo”. Così Loredana De Petris della segreteria nazionale di “Sinistra Ecologia e Libertà”, stigmatizza l’assenza di qualsiasi misura riguardante il comparto agroalimentare nella Legge di Stabilità, attualmente all’esame della Camera.

“Oltre un miliardo di euro di tagli nell’ultimo anno - dichiara De Petris - hanno ridotto la spesa pubblica per l’agricoltura allo 0,17% del bilancio dello Stato, una quota ridicola, specie se rapportata all’impegno dei paesi concorrenti per contrastare la crisi di settore. Inoltre il 73,5% di questo stanziamento risibile è bruciato dalle spese di funzionamento del ministero delle politiche agricole, incapace di qualsiasi programmazione e trasformato ormai in un ente inutile che elargisce quel poco che rimane agli enti controllati, dei veri carrozzoni clientelari”.

“Altrove si è compreso da tempo - prosegue l’esponente di “Sinistra Ecologia e Libertà” - che la qualità dell’approvvigionamento alimentare sarà una delle questioni strategiche del futuro. Un problema che non tocca questo governo, con Zaia e Galan non in grado di sottoporre al parlamento un solo provvedimento di politica agricola degno di questo nome”.

“Dai pastori sardi - conclude De Petris - è arrivato un segnale chiaro: di agricoltura non si riesce più a vivere. Saremo tutti più poveri se ai nostri agricoltori si sostituiranno le banche creditrici”.