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CONFAGRICOLTURA INCONTRA GLI ADDETTI AGRICOLI DELLE AMBASCIATE ESTERE: “SERVE UNA PAC RIMODERNATA CHE FAVORISCA LA COMPETITIVITA’, LO SVILUPPO RURALE E PERMETTA DI FRONTEGGIARE LE CRISI DI MERCATO”

La Confagricoltura è contraria “alla paventata riduzione dei finanziamenti al settore; il veto al bilancio 2011, espresso da Regno Unito, Paesi Bassi e Svezia, fa comprendere come la battaglia sui fondi sarà accesa. Occorre rafforzare il gruppo di Paesi favorevoli al mantenimento della Pac, guidati da Francia e Germania, con l’intento di garantire le risorse necessarie all’agricoltura ed alle politiche nazionali. Un invito che rivolgo anche all’Italia e so che il Ministro Galan si è già espresso favorevolmente in tal senso”. Lo ha detto oggi a Roma Giandomenico Consalvo (Confagricoltura) nell’incontro con gli addetti agricoli delle Ambasciate estere.

Confagricoltura ha sollevato anche il problema delle crisi di mercato che vanno fronteggiate con appropriati strumenti: per Confagricoltura è fondamentale che gli interventi di mercato continuino ad essere previsti; anzi che vengano ancor più rafforzati rispetto alla situazione attuale, attivando nuovi strumenti (come contratti, reti di sicurezza e assicurazione del rischio) per gestire la forte volatilità delle quotazioni e favorire uno sviluppo rurale aggiornato, da un lato alle nuove sfide, dall’altro alle esigenze delle imprese agricole. La proposta è di prevedere una vera e propria “rete di sicurezza”, che permetta, a livello comunitario, di affrontare in maniera tempestiva ed efficace le crisi di mercato.

Altro tema importante per la Confagricoltura è quello della spesa per lo sviluppo rurale (il cosiddetto secondo pilastro della Pac) che dovrà mantenere la sua caratterizzazione basata sulla programmazione territoriale e sul principio del cofinanziamento delle risorse da parte degli Stati membri e dei beneficiari. Dovrà però concentrarsi su misure a vantaggio delle imprese agricole puntando sull’aumento della loro competitività, favorendo gli investimenti aziendali (innovazione tecnologica), il ricambio generazionale, l’integrazione di filiera e la promozione a sostegno dell’export.

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