02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“VA COMBATTUTO SENZA TREGUA IL BECERO SFRUTTAMENTO CHE COLPISCE I LAVORATORI AGRICOLI IMMIGRATI CHE CONTRIBUISCONO IN MODO STRUTTURALE E DETERMINANTE ALL’ECONOMIA AGRICOLA DEL PAESE”. GALAN E COLDIRETTI DALLA PARTE DEGLI IMMIGRATI DI ROSARNO

Non Solo Vino
Il Ministro Galan

Va combattuto senza tregua il becero sfruttamento che colpisce la componente più debole dei lavoratori agricoli come gli immigrati, ma anche le imprese agricole oneste che subiscono la pressione di un contesto gravemente degradato dovuto ad un doppio furto, di identità e di valore, che subisce l’agricoltura italiana. E’ necessario, dunque, rompere la catena dello sfruttamento che inizia con gli agrumi calabresi per la produzione dei succhi che vengono sottopagati (appena 7 centesimi al chilo) ben al di sotto dei costi di produzione. Lo afferma la Coldiretti per il sit-in organizzato dall’Osservatorio migranti di Rosarno al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali.

“Con la trasparenza e la legalità si può spezzare la catena di sfruttamento che sottopaga il lavoro e il suo prodotto come dimostrano - sottolinea la Coldiretti - i tanti esempi virtuosi presenti nelle campagne italiane dove lavorano regolarmente circa 90.000 immigrati extracomunitari, dei quali 15.000 con contratti a tempo indeterminato, che contribuiscono in modo strutturale e determinante all’economia agricola del Paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire il successo del Made in Italy alimentare nel mondo. Per questo su un territorio che può offrire grandi opportunità di crescita e lavoro va garantita la legalità per combattere inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il proprio lavoro e gettano una ombra su un settore che - conclude la Coldiretti - ha scelto con decisione la strada dell’attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale, al servizio del bene comune.

A sostenere gli immigrati si è prodigato anche il Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan che oggi ha incontrato i lavoratori immigrati di Rosarno. “Non è accettabile chiudere gli occhi di fronte a episodi di violenza e di sfruttamento che rendono tra l’altro insicure alcune aree agricole del nostro Paese, dove, appunto, più forte è la presenza di lavoratori extracomunitari. In ogni caso,- sottolinea Galan - si tratta di questioni assai rilevanti e che andrebbero affrontate con interventi e decisioni coordinate tra il Ministero delle politiche agricole, il Ministero degli affari regionali, il Ministero dell’Interno e i Presidenti di Regione interessati dal fenomeno. Per fortuna, da un anno a questa parte c’è stata una forte reazione civile e politica a sostegno delle richieste di chi lavora nel rispetto della legge, un rispetto che deve esserci sia da parte di chi assume lavoratori, sia da parte degli stessi lavoratori sia delle istituzioni. Più che opportuno, per esempio,- continua Galan - mi appare il contenuto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 30 novembre 2010 e pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”, in data 31 dicembre 2010, decreto che stabilisce che il datore di lavoro intenzionato a presentare la domanda di ingresso di un cittadino extracomunitario deve poter dimostrare di avere reddito adeguato e soprattutto la disponibilità di un alloggio idoneo per la persona o le persone che intende assumere. E’ indispensabile - conclude Galan - compiere per davvero un’opera di pulizia politica ed etica contro il lavoro nero, contro il persistente fenomeno del caporalato, contro chiunque sfrutti uomini e donne che spesso si trovano a vivere e a lavorare nel nostro Paese indifesi contro tutti e contro tutto”.

Coldiretti ad un anno dai tragici fatti di Rosarno ha inoltre organizzato nella città l’incontro “Non lasciamo sola Rosarno, coltiviamo gli stessi interessi” con la presenza tra gli altri dei sindaci della provincia di Reggio Calabria, dei rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale e di Associazioni del mondo ecclesiale, della Diocesi di Oppido-Palmi e di Mamma Africa.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli