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“IL BIOLOGICO PUÒ RAPPRESENTARE UN MODELLO PER LA NOSTRA AGRICOLTURA”. IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GIANCARLO GALAN COMUNICA CHE L’ISMEA DIMOSTRA CHE ...”

“La significativa crescita dei consumi di alimenti biologici rilevata da Ismea dimostra, ancora una volta, come questo settore, che pur rappresenta ancora una piccola percentuale dell’intero mercato agroalimentare, possa rappresentare un biglietto da visita importante per tutto il comparto”. Così il Ministro per le Politiche Agricole Giancarlo Galan ha commentato le cifre diffuse dall’Ismea (Istituto per i servizi del mercato agroalimentare) sul consumo di prodotti biologici in Italia che, nel 2010, ha registrato una crescita delle vendite parti all’11,6%.

“Due elementi emergono chiaramente dall’analisi di questi dati: per prima cosa è significativo che questo tipo di prodotti stia conquistando i consumatori su tutto il territorio nazionale, in particolare nel Nord-Est e al Sud, zone a forte vocazione agricola; in secondo luogo è importante rilevare come i prodotti biologici stiano conquistando spazi importanti sia nelle piccole attività commerciali, che hanno vissuto un vero e proprio boom nel 2010, sia nella grande distribuzione. Questo vuol dire che la rete di distribuzione è sempre più capillare e capace di raggiungere diverse tipologie di consumatori”.

Il Ministro ha sottolineato inoltre come i risultati positivi dell’agricoltura biologica si accompagnino a un recupero dei livelli di redditività dell’agricoltura, anche a fronte di una leggera flessione della produttività. “Per garantire al comparto alimentare una prospettiva di crescita - ha aggiunto Galan - bisogna puntare sulla qualità, sui prodotti con un valore aggiunto, come dimostra il successo dei prodotti biologici. I dati del 2010 dimostrano che i consumatori, o quanto meno una parte dei consumatori, anche in un momento difficile per l’economia del Paese sono pronti a scegliere la qualità, se messi nelle condizioni di poterla riconoscere. Per questo ritengo che sia estremamente importante portare avanti, anche in sede europea, l’iniziativa legata all’etichettatura d’origine. Un elemento in più a tutela dei consumatori che, ne sono convinto, ripagherà ampiamente i produttori virtuosi”.

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