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VIA LIBERA AL DECRETO ENERGIE RINNOVABILI: PER IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE SI TRATTA DI UN’OPPORTUNITÀ PER GLI AGRICOLTORI E UN BUON PROVVEDIMENTO CHE INCENTIVA ENERGIA INDRAULICA E FOTOVOLTAICO FRENANDO SULLE PALE A VENTO

“Sulle energie rinnovabili oggi è stata fatta l’azione più favorevole per il mondo agricolo degli ultimi decenni, si è creata un’immensa opportunità”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan, commentando il via libera del consiglio dei Ministri al decreto sulle rinnovabili.

Il provvedimento del Governo, nel recepire la direttiva europea sulle rinnovabili, definisce i principi sui quali con successivi decreti attuativi, appunto, saranno applicate le regole e gli incentivi per la produzione di “energia pulita” per i prossimi dieci anni. Per il settore agricolo gli elementi più rilevanti sono: le nuove regole per lo sviluppo e il sostegno al biogas e al biometano; le nuove modalità per incentivare la crescita dell’energia termica prodotta dagli impianti alimentati a biomasse; i nuovi indirizzi per la crescita dei biocarburanti; i futuri limiti per gli impianti fotovoltaici che verranno realizzati nelle aree agricole.

“L’Italia ha deciso - ha precisato Galan - di rispettare gli impegni internazionali e di destinare risorse per l’incentivazione alle fonti di energia rinnovabile; il successo dell'operazione deriverà dal mix di energie che si farà: le pale al vento nel nostro paesaggio non possono essere tollerate, quindi ci sarà più energia idraulica e fotovoltaica”.

Galan ha proseguito spiegando che “gli incentivi andranno in buona parte agli agricoltori, ma non permettendo grandi campi fotovoltaici che sono una bestemmia dal punto di vista paesaggistico e un insulto all’agricoltura, visto che sottraggono grandi superfici”.

Per il Ministro, il provvedimento costituirà una maniera per dare un reddito agli agricoltori, permettendo impianti fotovoltaici che producano al massimo un megawatt e occupino il 10% della superficie agricola a una distanza di tre chilometri tra loro. “Questo provvedimento - conclude Galan - consente di offrire un’agricoltura alternativa, una funzione anticiclica per il settore perché le coltivazioni quest’anno sono andate bene ma non tutti gli anni è così; e infine un notevole riutilizzo delle deiezioni animali; insomma, gli agricoltori più svegli si sveglino”.

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