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25 APRILE, 1 MAGGIO, 2 GIUGNO SEMPRE DI DOMENICA: LA RICETTA ANTICRISI, CHE PUNTA AD AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’ DEL PAESE, CANCELLA I PONTI PRIMAVERILI E PENALIZZA IL TURISMO, CHE PERDERA’ 12 GIORNI DI LAVORO E 6 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO

25 aprile, 1 maggio, 2 giugno sempre di domenica: la ricetta anticrisi, che punta ad aumentare la produttività del paese, cancella i ponti primaverili e penalizza il turismo, che perderà 12 giorni di lavoro e 6 miliardi di euro di fatturato. I timori sono quelli delle categorie del turismo di Confesercenti, che critica la decisione del Governo di accorpare le festività laiche alla domenica e propongono di aprire un confronto sulla misura appena varata.

“Siamo assolutamente consapevoli del momento di difficoltà dell’economia italiana - dice il presidente di Assoturismo, Claudio Albonetti - proprio per questo, però, ci stiamo interrogando se l’abolizione dei ponti primaverili vada nella direzione giusta, infatti con questa manovra si acquisterebbero 3 giorni di produttività ma si perderebbero ben 12 giorni di lavoro per l’industria del turismo. Non stiamo parlando solo di albergatori, ma della ristorazione, del commercio, dell’agroalimentare, cioè di tutta la filiera del turismo, filiera in cui sono ben presenti lavoratori come in tutti gli altri settori economici. Per questo ci chiediamo se non sia il caso di fare una riflessione e di rendersi conto che questa medicina potrebbe produrre più danni che benefici”.

Un problema che spinge lo stesso Albonetti a richiedere l’intervento del Ministro del Turismo, Michela Brambilla, per salvaguardare il settore, anche perché, ricorda lo stesso presidente di Assoturismo, “se a tutto questo aggiungiamo la tassa di soggiorno, l’incubo Bolkestein e non si mette mano alla riduzione dell’Iva sul turismo, rischiamo di assestare al settore un colpo gravissimo”.

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